Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, questa mattina ha depositato un esposto sulla discarica ASA di Castel Maggiore. Un faldone di oltre trecento pagine in cui si è voluto ricostruire le tappe che hanno portato nello scorso anno la Regione a dare l’ok al progetto di ampliamento nonostante non fosse presente la conformità urbanistica del nuovo lotto, particolare che rappresenta il perno centrale dell’esposto presentato dalla consigliera del MoVimento 5 Stelle.
“Dopo il ricorso al TAR dei comitati e la recente bocciatura da parte del tribunale amministrativo regionale del progetto di sopraelevamento della discarica Tre Monti di Imola, crediamo che ci siano tutti i presupposti anche per bloccare questo scellerato progetto di ampliamento – spiega Silvia Piccinini – Come avevamo denunciato nei mesi scorsi il caso della mancanza di conformità urbanistica dell’area, risolta dal Comune in tempi record, è più che sospetta e per questo dovrebbe essere oggetto di un’indagine approfondita da parte della magistratura”.
Nella conferenza dei servizi del 27 aprile 2017, infatti, emerse la grave mancanza di una conformità urbanistica del nuovo lotto. Il Comune di Castel Maggiore a quel punto fece aggiornare la seduta al 16 maggio incaricando e pagando a tempo di record un avvocato che, a suon di denaro pubblico ed in soli tre giorni di lavoro, certificò come questa mancanza non ci fosse. “Su questo aspetto vogliamo che venga fatta assoluta chiarezza – conclude Silvia Piccinini – perché il progetto di ampliamento comporterà un danno rilevante per i cittadini di Castel Maggiore. Stiamo parlando di una discarica dell’altezza di 23,45 metri sul piano di campagna, cioè di un palazzo di 8 piani. In questo modo il sistema regionale delle discariche non solo non va verso un progressivo azzeramento, come annunciato ai quattro venti da Bonaccini e dell’assessore Gazzolo, ma si moltiplica aumentando volumi e quantitativi disponibili”.