La Giunta continua la sua opera di mistificazione sugli inceneritori. Prima promette di spegnerli tutti, poi nega tutto non facendone accenno nel nuovo Piano regionale dei rifiuti e adesso addirittura, con l’assessore Gazzolo, smentisce se stessa affermando che questi impianti non sono pericolosi per ambiente e salute”. È questo il commento di Gianluca Sassi ed Andrea Bertani, capogruppo e consigliere regionale del M5S, in merito all’intervista rilasciata dall’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo dopo le preoccupazioni sollevate dal comitato ‘No inceneritori’ a Forlì.
“La Gazzolo afferma che le preoccupazioni della mamme del comitato sulla pericolosità degli inceneritori sono legittime ma frutto di convinzioni non vere – spiegano Gianluca Sassi e Andrea Bertani – Affermazioni molto gravi visto che smentiscono di fatto uno studio, commissionato proprio dalla Regione qualche anno fa, il Moniter, dove si affermava con precisione scientifica esattamente il contrario, ovvero che gli inceneritori hanno impatti sulla salute. Il Moniter, infatti, nonostante le tante contraddizioni emerse (lo studio infatti è stato criticato e contro dedotto da vari medici e scienziati per la sua debolezza riguardo la mancata “visione temporale” dei danni causati sulla popolazione) ha mostrato comunque dati preoccupanti. Studio tra l’altro che i vertici della precedente legislatura di Viale Aldo Moro avevano già cercato in tutti i modi di annacquare. Basti ricordare la situazione tragicomica che si verificò nel 2011 quando Benedetto Terracini, allora presidente del comitato scientifico Moniter, dovette dissociarsi pubblicamente da quanto scritto in un comunicato stampa della giunta Errani”.
Contrariamente a quanto allora cercò di far passare la Giunta lo studio infatti aveva rilevato un’associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ed emissioni da inceneritore e nascite pretermine, oltre ad osservare un andamento crescente della prevalenza di aborti spontanei. “Continuare a rispondere che gli inceneritori causano solo inquinamento dell’1% (quando invece la stessa ARPA regionale nel Rapporto Ambientale del Piano Regionale Gestione Rifiuti dichiara che l’impatto dei rifiuti è pari al 9% circa delle emissioni totali), dimenticare che a Forlì, i nati esposti all’inceneritore (nelle fasce 4 e 5, quelle più vicine agli impianti) sono il numero maggiore in assoluto – 671 su un totale regionale di 2108 – parlare di monossido di carbonio e di polveri sottili in generale e non dei composti specifici e più pericolosi legati alla combustione dei rifiuti, non tenere conto delle preoccupazioni esposte anche dall’Ordine dei Medici e dei medici dell’ISDE, questo vuole dire mistificare la realtà. Anche in sede di discussione del Piano avevamo già rilevato che le scelte fatte non hanno tenuto conto degli impatti sanitari, ma che il solo obiettivo era quello di tenere in vita una infrastruttura alla quella oramai il PD di questa regione ci ha legato mani e piedi”.
“La verità è che Bonaccini e i suoi assessori continuano a raccontarci bugie sugli inceneritori come quella, clamorosa, che li avrebbero chiusi tutti – concludono Gianluca Sassi ed Andrea Bertani – Come abbiamo ampiamente dimostrato con carte alla mano, nel nuovo Piano rifiuti che è stato approvato all’inizio di maggio non c’è nessun riferimento allo spegnimento degli inceneritori ma solo la previsione di una diminuzione della quota rifiuti a loro destinati. Se come dice l’assessore Gazzolo il loro obiettivo è quello di spegnerne qualcuno, come quello di Ravenna o di Forlì, perché non è stato scritto chiaramente?”.