“Regione ed Atersir continuano a nasconderci i Piani economici e finanziari che contribuiscono in modo determinante a fissare le tariffe dei rifiuti dei singoli Comuni. Un ostruzionismo che conferma ancora una volta tutti i nostri dubbi su come, nella totale mancanza di trasparenza, venga stabilita ed individuata la TARI”. È questa la denuncia di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, dopo che la Giunta ha deciso di rigettare al mittente una richiesta di accesso agli atti per conoscere i PEF (Piano Economico Finanziario) dei Comuni emiliano-romagnoli per capire nel dettaglio il meccanismo che regola l’individuazione delle tariffe. “Ad un nostro primo accesso agli atti dell’aprile di quest’anno la Regione ci rispose che quello che stavamo cercando si trovava già all’interno del sito di ATERSIR – spiega Andrea Bertani – Peccato che si trattasse solo di una tabella riepilogativa dei PEF dove mancavano dati e cifre importanti. Per questo a settembre ne abbiamo presentato un altro per chiedere tutto il materiale che nel dettaglio faceva parte dei PEF, ricevendo però come risposta solo delle relazioni descrittive senza i dati richiesti. A questo punto non ci è rimasto che presentare un ulteriore accesso agli atti sperando che questa volta la Regione non facesse finta di non capire”.
Auspicio che però è presto caduto nel vuoto visto che questa volta gli uffici di Viale Aldo Moro hanno comunicato al consigliere di non poter procedere alla diffusione dei PEF perché di esclusiva competenza di ATERSIR. “Si tratta di una palese violazione delle prerogative di controllo che come consiglieri regionali abbiamo il dovere di portare avanti – aggiunge Andrea Bertani – Atersir è un’agenzia regionale, quindi quello che fa (o che non fa) è certamente competenza di un consigliere regionale. Per questo abbiamo immediatamente inviato una lettera di protesta alla presidente dell’Assemblea Legislativa Simonetta Saliera affinché anche lei prenda una posizione su questa vicenda francamente paradossale. Evidentemente dietro questa scarsissima mancanza di trasparenza c’è il tentativo di far passare sotto silenzio il fatto che qualcosa nei meccanismo che riguardano la TARI non è chiaro e che legittima la posizione di quei comuni che hanno già inoltrato un ricorso al TAR”