“Sostenere di essere dalla parte del territorio e poi limitarsi eventualmente a partecipare a un tavolo di confronto sul termovalorizzatore di Parma la dice lunga su quanto la Regione abbia intenzione di ostacolare la fame di incenerimento di Iren. Visto che la multiutiliy ha già disdetto l’accordo volontario, nelle prossime settimane si andrà verso un aumento della capacità di incenerimento tanto scontato quanto pericoloso proprio per quel territorio che la Regione invece che tutelare sta abbandonando a se stesso”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo ha risposto questa mattina a un question time in aula proprio sull’inceneritore Ugozzolo di Parma.
“Ci aspettavamo che la Regione prendesse una posizione netta sulla questione e non la solita e vaga disponibilità a confrontarsi anche con Iren per raggiungere un nuovo accordo volontario dopo la fine di quello che aveva fissato a 130mila tonnellate la quantità massima di rifiuti da incenerire. Bisogna fare di più. Ecco perché se il presidente Bonaccini e l’assessore Gazzolo vogliono incatenarsi ai cancelli dell’inceneritore, saremo felici di accompagnarli – aggiunge Andrea Bertani – Di fatto il limite delle 130mila tonnellate negli ultimi anni non è stato del tutto rispettato visto le numerose deroghe al rialzo che proprio la Regione ha autorizzato. Ecco perché davanti a questa situazione il finale sembra essere già scritto visto che si andrà verso un aumento della capacità di incenerimento dell’impianto di Ugozzolo per raggiungere quelle 190mila tanto sperate da Iren. Con questa mossa, davanti alla quale la Regione non sembra intenzionata ad opporsi, Parma diventerà la capitale dell’incenerimento dell’Emilia-Romagna, alla faccia della tanto decantata legge regionale sull’economia circolare e la promessa del presidente Bonaccini di spegnere qualcuno dei nove inceneritori presenti sul nostro territorio, e alla faccia della voglia di difendere un territorio, quello di Parma, al centro della food valley e che sarà capitale della cultura tra due anni. Siamo la regione che ad oggi produce più rifiuti e al tempo stesso cresce di meno sulla quota di raccolta differenziata rispetto a quanto stanno facendo altri. Ecco perché – conclude Andrea Bertani – davanti a questa situazione, senza un cambio radicale nella politica e nel governo di questa Regione, l’unico scenario possibile è quello che vede gli inceneritori ancora per molto tempo al centro del nostro sistema”.