Studenti portati in orario scolastico a una manifestazione per il Sì al referendum e all’interno della quale a parlare erano solo due esponenti del Pd. È quello che è successo sabato scorso, 19 novembre, a Cervia dove gli studenti di due classi dell’Istituto Professionale Statale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Tonino Guerra”, accompagnati dai rispettivi insegnanti, hanno preso parte a una manifestazione a favore del Sì in programma all’Hotel Dante di Cervia. L’incontro, organizzato dal Comitato per il Sì di Cervia, verteva sull’impatto della riforma costituzionale sul mondo delle imprese e ha visto gli interventi della parlamentare Irene Tinagli e del consigliere regionale Gianni Bessi, entrambi esponenti del PD.
“Si tratta di un episodio molto grave perché si è cercato di strumentalizzare dei ragazzi, appena maggiorenni, con l’unico obiettivo di racimolare qualche voto in più per il Sì – spiega Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – Gli studenti delle scuole superiori, che magari andranno al voto per la prima volta proprio il prossimo 4 dicembre, dovrebbero essere informati correttamente e non certamente utilizzati in questo modo. È incredibile come si sia potuto dare il via libera a questo tipo di iniziativa, senza nessun tipo di contraddittorio e facendo ascoltare ai propri studenti un comizio vero e proprio. Se è vero che l’educazione alla politica fa parte dell’educazione civica, è altrettanto vero che non si dovrebbero mai obbligare gli studenti a partecipare ad iniziative politiche palesemente propagandistiche, soprattutto in orario scolastico. L’episodio di Cervia dimostra ancora una volta la visione della partecipazione che ha il PD e la sua confusione fra le proprie ‘private’ iniziative e la cosa pubblica, come la scuola” conclude Andrea Bertani.