“La Regione, nell’interesse di tutti i cittadini emiliano-romagnoli, dovrebbe concentrare tutti gli sforzi possibili nel rafforzamento dell’attività dei Centri per l’impiego in vista della partenza del Reddito di cittadinanza. Continuare a polemizzare, come sta facendo in questo periodo la Giunta con la vicepresidente Gualmini, non serve a nulla”. È quanto sostengono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’ormai prossima partenza del Reddito di cittadinanza anche in Emilia-Romagna.
Abbiamo presentato una risoluzione che verrà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea Legislativa per chiedere alla Regione di lavorare al massimo per assicurare una leale collaborazione istituzionale per l’applicazione di una legge così importante e attesa – aggiungono i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – Collaborazione che si deve concretizzare soprattutto nel rafforzamento delle attività dei servizi dei Centri per l’impiego che sono il vero perno del reddito di cittadinanza. Si tratta di un’occasione troppo importante per contrasto alla povertà e per agevolare l’inserimento lavorativo di migliaia di persone che non può essere pregiudicata da una sorta di ostracismo, tutto politico, da parte della Regione. Per questo è arrivato il momento di mettere fine alle polemiche e lavorare, tutti insieme, per dare applicazione a una legge dello Stato che ha l’obiettivo di intervenire in modo strutturale contro la povertà e il reinserimento nel mercato del lavoro. La nostra posizione sul Reddito di solidarietà varato dalla Giunta è stato sempre molto chiaro: abbiamo detto che si trattava di un primo passo, anche se con diversi problemi, verso la direzione che era stata indicata da un nostro progetto di legge che proprio la maggioranza regionale bocciò. Oggi però crediamo che adesso il Reddito di cittadinanza sia il completamento di questo percorso. Bonaccini e la Gualmini svestano per un attimo i panni politici e si comportino come rappresentanti delle istituzioni. L’interesse dei cittadini emiliano-romagnoli viene prima di tutto” concludono Bertani e Sensoli.