Reddito di cittadinanza, Piccinini (M5S): “Crescita in Emilia-Romagna è il segnale che si tratta di uno strumento ormai indispensabile. Adesso aumentare coinvolgimento dei Comuni”

“L’aumento delle richieste per il reddito di cittadinanza in Emilia-Romagna, ed in particolare a Bologna, dimostrano come ormai questo rappresenti un sostegno di fondamentale importanza per i cittadini, soprattutto in un momento particolarmente delicato come quello della pandemia e dell’emergenza Coronavirus. I dati di oggi consolidano ancora di più la nostra convinzione che il reddito di cittadinanza vada rafforzato e implementato e non smantellato come qualcuno, anche in Emilia-Romagna, vorrebbe. Una richiesta che era contenuta in una mia risoluzione approvata in Commissione a febbraio anche per prevedere un potenziamento dei servizi dei centri per l’impiego migliorando così le politiche attive del lavoro”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commentando i dati sull’aumento nel 2020 delle richieste per ottenere il reddito di cittadinanza nelle province dell’Emilia-Romagna e che hanno fatto registrare un +37,5% a livello regionale con Bologna risultata essere la seconda provincia in regione preceduta da Piacenza (+38,6%), Forlì-Cesena (+22,8%) e a Parma (+25,3%). “Questi numeri dimostrano la validità di uno strumento che soltanto la propaganda della destra e di altre forze come Azione di Calenda sembrano non voler accettare. Adesso è necessario, così come richiesto dalla mia risoluzione approvata a febbraio, che si rafforzi questa misura anche attraverso un miglioramento delle politiche attive del lavoro affiancando le amministrazioni comunali nella realizzazione dei PUC, ovvero i progetti utili alla collettività che vedono impegnati proprio alcuni dei beneficiari del reddito di cittadinanza, e che in Emilia-Romagna sono stati già attivati in ben 125 Comuni”.