L’Emilia-Romagna deve continuare a sostenere il reddito di cittadinanza sia attraverso un potenziamento dei servizi dei centri per l’impiego, sia migliorando le proprie politiche attive del lavoro: è quanto ha stabilito una risoluzione presentata dalla capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Silvia Piccinini e sottoscritta anche da Emilia-Romagna Coraggiosa, e approvata questa mattina dalla Commissione salute e politiche sociali dell’Assemblea Legislativa.
“Crediamo che soprattutto durante la pandemia il Reddito di cittadinanza si sia confermato come uno strumento di fondamentale importanza nel contrasto alle povertà, anche nuove, che l’emergenza il Coronavirus ha creato – spiega Silvia Piccinini – Uno strumento che in Italia sta coinvolgendo più di 3 milioni di persone e quasi 80mila in Emilia-Romagna ma che ha bisogno di crescere ed affermarsi ancora di più attraverso uno sviluppo sempre maggiore. Ecco perché con la nostra risoluzione approvata oggi in Commissione abbiamo voluto impegnare la Regione a richiedere al Governo di proseguire sulla strada già intrapresa, implementando questa misura sia attraverso un miglioramento delle politiche attive del lavoro sia impegnando la Giunta regionale ad affiancare le amministrazioni comunali nella realizzazione dei PUC, ovvero i progetti utili alla collettività che vedono impegnati proprio alcuni dei beneficiari del reddito di cittadinanza, e che in Emilia-Romagna sono stati già attivati in ben 125 Comuni. Siamo quindi soddisfatti che la nostra risoluzione sia stata appoggiata e votata da tutte le forze della maggioranza ad esclusione della consigliera Pigoni, riferimento del partito di Calenda in regione, e che sia durante il voto che nel suo intervento in Commissione si è allineata convintamente con le forze di destra” conclude Silvia Piccinini.