Sfruttare le opportunità concesse dal reddito di cittadinanza per migliorare le condizioni socio-abitative di chi vive in una casa popolare: è quanto prevede l’ordine del giorno approvato questa mattina dall’Assemblea Legislativa su proposta del MoVimento 5 Stelle all’interno della delibera che ha introdotto dei correttivi al calcolo dei canoni ERP.
“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a far approvare una norma di assoluto buon senso che crea un collegamento importante tra il reddito di cittadinanza e il sistema di gestione delle case popolari in Emilia-Romagna – spiega la consigliera regionale M5S Raffaella Sensoli, prima firmataria dell’ordine del giorno che è stato approvato dall’Assemblea Legislativa – In pratica abbiamo previsto che qualora uno dei beneficiari del reddito di cittadinanza sia anche assegnatario di un alloggio ERP, quest’ultimo possa essere impiegato in forme di collaborazione rivolte a qualificare e riqualificare il patrimonio dell’ACER e migliorare le condizioni socio-abitative degli inquilini presenti al suo interno”.
Un esempio concreto potrebbe essere quello di fornire assistenza a una persona disabile residente in un alloggio ERP o anche lo svolgimento di attività di portineria degli stessi stabili. “L’approvazione di questo ordine del giorno – conclude Raffaella Sensoli – dimostra ancora una volta come il reddito di cittadinanza sia uno strumento di politica attiva del lavoro non certo una misura assistenzialista come qualcuno ha cercato di dipingerlo. Per questo siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo risultato”.