Quasi 700 milioni di euro di euro: è questa l’impressionante cifra spesa nella provincia di Ravenna nel gioco d’azzardo tra slot machine, Gratta&Vinci, Superenalotto, giochi virtuali, Lotto e Bingo. I dati arrivano dall’agenzia dei Monopoli e fotografano nel dettaglio la mole di gioco nelle singole province dell’Emilia-Romagna, facendo registrare in quella di Ravenna giocate pari a 697.821.825,34 di euro soltanto nel 2016.
“Se si divide questa cifra per il numero di famiglie residenti si scopre che la spesa annuale per il gioco d’azzardo sfiora i 4mila euro, ovvero 326 euro ogni mese – spiega Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – Soldi che, oltre che andare letteralmente in fumo, rappresentano un danno economico e sociale all’economia reale della provincia visto che questo denaro potrebbe essere speso in acquisti di vestiti, viaggi, libri, cinema, cibo, elettrodomestici, giocattoli. Se poi a queste perdite aggiungiamo la spesa sanitaria per curare la ludopatia, i danni socio-economici generati da divorzi, licenziamenti, i costi sociali diventano enormi e molto preoccupanti”.
Entrando nel dettaglio delle tipologie di giocate si scopre che in provincia di Ravenna a farla da padrone nell’universo dell’azzardo sono le slot machine e le ancor più pericolose videolottery che rappresentano il 66% delle giocate totali, con più di 464 milioni di euro spesi nel 2016. Rilevante anche il gioco online che ha superato gli 88 milioni di euro (12,6% del totale). Seguono i Gratta&Vinci (50 milioni), poi il Lotto (33 milioni) e le scommesse sportive (30 milioni), più staccate il Bingo (10 milioni) e il Superenalotto (7 milioni).
“Si tratta di numeri impressionati e che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’azzardo è una vera e propria piaga sociale che anno dopo anno erode l’economia dei nostri territori, delle nostre famiglie – aggiunge Andrea Bertani – Senza contare che parte di questo enorme flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e giochi online, formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa situazione. Per questo ogni Comune della provincia di Ravenna dovrebbe approvare e rendere subito operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto. Allo stesso tempo, vista l’entità del fenomeno, è necessario un impegno in prevenzione trasversale a tutte le fasce di età. Chiediamo anche che in Parlamento si approvi al più presto la legge bipartisan per vietare la pubblicità, presentata dal Movimento 5 Stelle-Gruppo interparlamentare contro l’azzardo, ferma ormai da 2 anni nonostante il Senato ad ottobre 2015 avesse firmato l’urgenza”.