Ravenna, circolare “politica” per comunicare slittamento del ritorno in classe. Piccinini (M5S): “Il dirigente scolastico deve scusarsi”

Una circolare con un contenuto fortemente politico per comunicare ai propri studenti lo slittamento all’11 gennaio del ritorno in classe: è quella che Antonio Grimaldi, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico-industriale “Nullo Baldini” di Ravenna, ha inviato oggi a docenti, studenti, genitori e personale ATA della scuola.

Pur non condividendo il disorientante, improduttivo e inconcludente provvedimento notturno del Governo (la notte non sempre porta consiglio)” si legge nella circolare numero 106 pubblicata anche sul sito internet della scuola, “l’Istituto Nullo Baldini procrastina a lunedì 11 gennaio 2020 l’inizio delle lezioni in presenza al 50%”. Esplicito è anche l’oggetto dello stesso documento che recita un irrituale: “Non condiviso cambiamento di programma”. “Pur comprendendo la delusione di tutto il mondo della scuola per il mancato rientro in classe previsto inizialmente per il 7 gennaio, credo che le parole utilizzate dal dirigente scolastico di Ravenna siano fuori luogo e non consone all’istituzione che rappresenta – spiega Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – Non si può utilizzare una circolare scolastica per esprimere posizioni personali o politiche.

Un particolare che il professor Grimaldi dovrebbe conoscere molto bene ma che evidentemente ha dimenticato. Purtroppo, né il Governo, né tantomeno il Ministero dell’Istruzione, hanno preso a cuor leggero la decisione di rimandare il ritorno alla didattica in presenza a lunedì prossimo ma si tratta di una richiesta che è stata avanzata soprattutto dalle Regioni tenendo conto dell’andamento della curva epidemiologica che fatica ad abbassarsi. Ecco perché le parole del preside Grimaldi sono assolutamente fuori luogo e per questo ci aspettiamo nelle prossime ore le sue scuse ufficiali per aver utilizzato in modo totalmente inopportuno un canale di comunicazione così importante per l’organizzazione delle attività scolastica scambiandolo per un volantino politico” conclude la capogruppo regionale M5S.