“Un dietrofront da parte della Regione sul mantenimento del Punto nascite dell’ospedale di Pavullo sarebbe una cosa davvero inaccettabile e sconfesserebbe tutto quello che fino ad oggi il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi hanno sempre sostenuto. Per questo chiediamo loro di smentire categoricamente questa ipotesi, anche perché come abbiamo sempre dimostrato il mantenimento del Punto nascite oltre che possibile è anche la migliore cosa da fare per non arrecare un danno inimmaginabile a un intero territorio”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in una interrogazione presentata alla Giunta sul Punto nascite dell’ospedale di Pavullo, per il quale da qualche giorno si è tornati a parlare di un nuovo pericolo chiusura.
“Dal 2015 in poi, rispondendo a una serie di nostre interrogazioni, la Giunta si è sempre espressa per il mantenimento in vita della struttura – spiega Giulia Gibertoni – Scoprire oggi che per questo Punto nascite non sia ancora stata richiesta il permesso per derogare alle norme che prevedono come limite per la sopravvivenza di una struttura il limite dei 500 parti all’anno, è un’autentica sorpresa. Soprattutto perché sia Bonaccini che l’assessore Venturi fino ad oggi non hanno mai messo in discussione il Punto nascite nemmeno davanti alle nostre, a questo punto più che fondate, perplessità”. Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni ricorda alla Giunta come l’idea di creare una interazione e integrazione tra le équipe mediche che operano nella struttura di Pavullo con quella in forza all’ospedale di Sassuolo mettesse al riparo da qualsiasi ipotesi di chiusura. “A questo punto chiediamo che la Giunta si esprima chiaramente contro l’ipotesi di una chiusura del Punto nascite – conclude Giulia Gibertoni – tenendo conto anche di una risoluzione, alla cui approvazione ha contribuito in modo determinante il MoVimento 5 Stelle, che chiedeva alla Giunta di mantenere servizi sanitari adeguati nei territori particolarmente disagiati come possono essere quelli montani, tra i quali proprio Pavullo”.