Commento della consigliera Raffaella Sensoli alla sentenza di primo grado sugli appalti del nuovo polo ospedaliero di Ferrara. “Sentenze si rispettano ma le responsabilità politiche sono chiare e sotto gli occhi di tutti. Cona è e resterà una cattedrale nel deserto che la politica sanitaria della nostra regione vuole salvare sacrificando gli altri piccoli ospedali, come quello di Comacchio”.
“Anche se noi siamo abituati a rispettare le sentenze, crediamo che le responsabilità politiche su Cona siano talmente tanto evidenti che nessuna verità giuridica uscita da un’aula di tribunale possa riabilitare uno dei più grandi scandali che ha riguardato la nostra sanità regionale”. Sono queste le parole di Raffaella Sensoli, consigliere regionale del M5S in Regione, in merito alla sentenza di primo grado pronunciata oggi dal Tribunale di Ferrara che ha assolto 10 degli 11 imputati per la vicenda degli appalti del nuovo polo ospedaliero di Cona. “Oggi la giustizia è arrivata a mettere un primo tassello per quel che riguarda le responsabilità penali su quanto avvenuto nella costruzione del nuovo ospedale. Aspetto che deve essere rispettato, ovviamente – spiega la consigliera del M5S, Vicepresidente della Commissione Sanità dell’Assembla legislativa – Detto ciò però non possiamo ignorare un dato inconfutabile, ovvero che quella struttura è stata pensata male e realizzata ancora peggio, visto i continui disservizi che negli anni si sono succeduti. Una cattedrale nel deserto che la politica, visto i costi enormi che ha generato, ha dovuto per forza di cose cercare di legittimare, attuando uno scientifico depotenziamento delle rete sanitaria dei piccoli ospedali, a partire da quello di Comacchio. Fin dalla sua apertura Cona ha rappresentato più un disagio che un vantaggio per gli utenti, senza contare le condizioni fatiscenti di alcuni locali che solo qualche settimana fa ho avuto modo di vedere in prima persona durante un sopralluogo. Per questo anche se la sentenza del processo ha chiuso la vicenda giudiziaria, in attesa di eventuali altri gradi di giudizio, dal punto di vista politico la partita resta ancora aperta”.
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