“Il Prit approvato oggi dall’Assemblea Legislativa è un lungo elenco di buone intenzioni smentito però puntualmente dai fatti. E lo dimostra il fatto che mentre in aula oggi si discuteva del Piano dei trasporti regionale dei prossimi anni, Bonaccini presentava in pompa magna l’autostrada Cispadana tutta traffico, smog e asfalto”.
È questo il commento di Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al Piano Integrato dei Trasporti 2025 che ha ricevuto l’ok da parte dell’Assemblea Legislativa. “Ovviamente il nostro voto non poteva essere che contrario – spiega Bertani – perché questo piano non pensa né su quale tipo di mobilità è necessario puntare da qui al 2025, né alla tutela della salute dei nostri cittadini. Questo è il PRIT del cemento e dell’asfalto, non della mobilità sostenibile che invece dovrebbe essere. Certo, non mancano all’interno del testo delle buone intenzioni messe nero su bianco dalla Giunta, come l’incremento dei servizi minimi del trasporto pubblico locale su gomma, gli aumenti dei servizi ferroviari e del trasporto merci ferroviario, la riduzione della crescita del tasso di motorizzazione. Ma, come si sa, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni: e questo PRIT a noi sembra lastricato semplicemente di asfalto. Perché, anche se ci sono degli obiettivi virtuosi ma poi lo strumento per arrivarci è esclusivamente la costruzione di nuove infrastrutture, allora è come ammettere il loro totale fallimento”.
Tra le proposte avanzate dal MoVimento 5 Stelle durante la discussione in aula quella di avviare uno studio di fattibilità, riguardo alla Ravegnana, che preveda anche un collegamento ferroviario con il porto di Ravenna e con l’area di Forlì-Forlimpopoli, lo stralcio della Tirreno-Brennero stradale a favore, invece, di una Ti-Bre ferroviaria. E poi più incentivi alla mobilità elettrica e l’inserimento all’interno del PRIT della micro-mobilità elettrica dopo il piano messo a punto dal Governo. Tutte proposte che però il PD ha bocciato.
“Ecco perché – aggiunge Bertani – noi crediamo che questo PRIT andasse totalmente riscritto, soprattutto togliendo quelle opere che non sono più adeguate alle esigenze dei tempi come la riduzione del consumo di suolo, dell’inquinamento, una mitigazione dell’impatto sul clima e la necessità di aumentare il diritto a un trasporto pubblico decente ed efficiente. Il calvario che stanno sopportando però i nostri pendolari in questi giorni, oltre agli annunci sull’apertura dei cantieri della Cispadana il prossimo anno, ci dicono però che la Regione sta andando esattamente nella direzione opposta” conclude il capogruppo regionale M5S.