“Pur di difendere a spada tratta Renzi e il suo ddl sulla buona scuola, che di buono non ha davvero poco, il PD in Regione ha dato l’ennesimo schiaffo ai precari, condannandoli a diventare i nuovi esodati”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, dopo la concitata discussione avvenuta oggi in Assemblea di tre risoluzioni che avevano come oggetto la riforma della scuola voluta dal governo Renzi. Quella presentata dal M5S chiedeva alla Giunta di attivarsi presso Governo e Ministero “affinché sia previsto un piano di assunzioni che, nel tempo, assorba tutto il precariato del personale docente e ATA includendo nel piano di stabilizzazione tutti i precari della scuola, attingendo sia dalle graduatorie ad esaurimento che da quelle d’istituto”. “Un impegno concreto a differenza di quella contenuta nella risoluzione del Pd che di fatto non sposta una virgola di quanto già previsto nel Ddl del Governo e che mette una pietra tombale sui diritti degli insegnanti – aggiunge la capogruppo M5S – Votando contro la nostra risoluzione il PD ha dato dimostrazione di avere a cuore i problemi dei precari solo a parole e mai nei fatti. La loro risoluzione dice che va tutto bene quando invece, come hanno dimostrato le migliaia di persone scese oggi in piazza, i problemi creati da questa riforma sono seri ed infiniti. Ma evidentemente al PD non interessa prendere contatto con la realtà. D’altronde – conclude Gibertoni – c’era da aspettarselo visto che, pur di limitare al minimo la discussione in Assemblea su questo tema nel giorno dello sciopero generale della scuola, i consiglieri della maggioranza hanno preferito disquisire di pace nel mondo per un’ora e mezza. Altro che confronto democratico. Per loro di scuola, insegnanti e precariato meno se ne parla e meglio è”.