“I dati drammatici diffusi dalla Caritas sono l’ennesima conferma che la povertà, a Reggio come in qualsiasi altra provincia dell’Emilia-Romagna, è un problema reale e molto più radicato di quello che si pensi. Servono misure urgenti per provare a contrastarla e l’unica che si può attuare fin da subito si chiama reddito di cittadinanza. Da un anno ormai Bonaccini e la sua giunta hanno in mano la nostra proposta contenuta in un progetto di legge già pronto ma continuano a prendere tempo e cincischiare. Lo ripetiamo ancora una volta: il tempo delle attese è finito. Bonaccini e tutto il PD, pur di salvaguardare la loro bandierina politica su questo tema, si stanno rendendo complici di un sistema che solo a Reggio conta migliaia di persone”. È questo il commento di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito ai dati diffusi dal centro Caritas diocesano di Reggio Emilia.
“Una fotografia che non possiamo continuare a far finta di non vedere, come il presidente Bonaccini sta facendo da molto tempo ormai – spiega Gianluca Sassi – Il numero di chi è senza lavoro, senza una casa e fatica a mantenere la propria famiglia con uno stipendio al di sotto della soglia di povertà, cresce sempre di più e riguarda in modo esponenziali anche cittadini italiani, reggiani. Non c’è più tempo da perdere, serve dare loro una risposta concreta e l’unica in grado di sortire qualche risultato è l’attuazione del reddito di cittadinanza. Noi in Regione abbiamo depositato il nostro progetto di legge, attuabile da subito, ormai più di un anno fa ma il PD piuttosto che darci ragione preferisce che la situazione continui a precipitare. Qui non si tratta di piazzare bandierine politiche ma di mettere a disposizione dei cittadini un sostegno concreto. La nostra proposta era quella di legare il reddito di cittadinanza all’ingresso in un percorso che potesse dare anche a queste persone una prospettiva di lavoro futuro, e i dati della Caritas confermano che è proprio questo tema la spina nel fianco della nostra regione visto che chi ha più bisogno è disoccupato oppure fa fatica a mantenere la propria famiglia con uno stipendio che non arriva nemmeno a mille euro al mese. Per questo chiediamo a Bonaccini e ai suoi compagni di partito di smetterla di cincischiare e di passare dalle promesse ai fatti. Subito il reddito di cittadinanza”.