Tavoli di lavoro permanenti per monitoraggio, manutenzione ed eventuale riapertura, dei ponti sul Po: è questa la proposta contenuta in una risoluzione presentata in Regione da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle. “Nonostante lo sforzo del nuovo governo, come ha dimostrato lo sblocco dei fondi per i lavori del ponte tra Colorno e Casalmaggiore, la situazione delle altre strutture che collegano Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia è ancora molto difficile – spiega Silvia Piccinini – Per esempio il ponte sul Po che collega Pontelagoscuro, frazione del Comune di Ferrara con Santa Maria Maddalena frazione del comune di Occhiobello in Veneto è chiuso dall’11 giugno per lavori che dovrebbero protrarsi per 4 mesi. Inoltre anche lo stato degli altri ponti è preoccupante con chiusure e limitazioni al traffico sempre più frequenti e che di fatto limitano la libera circolazione dei cittadini provocando danni anche alle attività economiche di quei territori”.
Secondo uno studio di qualche anno fa, commissionato dalla Lombardia, su 31 infrastrutture (4 autostradali, 8 ferroviarie e 19 di viabilità ordinarie) localizzate lungo il confine meridionale della regione, c’erano 12 infrastrutture in buono stato di conservazione, 5 con elementi in via di ammaloramento, 9 con elementi giàammalorati, per esempio per corrosione, e 3 con evidenti segni di fatiscenza o con problemi idraulici. A questi problemi va aggiunta, negli ultimi anni, la carenza strutturale di fondi per la manutenzione della rete infrastrutturale, in particolare per le Province.
“Anche se le Regioni non hanno competenze dirette è evidente come possano svolgere un’azione di monitoraggio e coordinamento a livello più ampio, sia per una scala di priorità, sia per il reperimento dei fondi necessari, sia per razionali scaglionamenti nel tempo, opera di coordinamento tanto più efficace quanto maggiormente collegata con tutti i soggetti interessati, a partire dal ministero competente e dalle regioni confinanti, quali Veneto e Lombardia, nonché, province e comuni interessati, RFI e gestori autostradali – aggiunge Silvia Piccinini – Ecco perché sarebbe opportuno costituire dei tavoli di lavoro permanenti, anche a livello tecnico, che vedano presenti il Ministero competente e le Regioni confinanti, quali Veneto e Lombardia, nonché, di volta in volta le Province e i Comuni interessati, RFI e i gestori autostradali, che svolgano azione di monitoraggio, coordinamento e programmazione dei lavori su infrastrutture vitali per le comunità locali, quali i ponti sul fiume Po”.