“L’aumento della portata deciso dalla Giunta per cinque inceneritori regionali è la dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto, ovvero che il Piano regionale dei rifiuti fosse solo uno specchio per le allodole. Il risultato di tutto questo, per utilizzare la definizione che lo stesso Bonaccini utilizzò in aula, è che il miglior piano rifiuti della storia di questa Regione sta già fallendo”. È questo il commento di Gianluca Sassi ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del M5S, alla notizia che la Giunta ieri ha approvato la delibera nella quale mette nero su bianco le variazioni di capacità degli inceneritori di Parma, Modena, Ferrara, Rimini e Forlì.
“Aumentare la portata degli impianti significa bruciare più spazzatura, con buona pace delle promesse ai quattro venti di Bonaccini e della Gazzolo che dissero che avrebbero chiuso qualcuno, se non tutti, gli inceneritori nel giro di pochissimo tempo – spiega Gianluca Sassi – Un bluff che noi scoprimmo già prima di aprile, quando il piano venne approvato dall’aula, e che ci spinse a non partecipare ai lavori dell’Assemblea. In quell’occasione il presidente Bonaccini non perse tempo per accusarci di demagogia. Adesso siamo curiosi di sapere come giustificherà l’ennesima sua promessa tradita visto che quello stesso piano che doveva rivoluzionare il sistema dei rifiuti dopo pochi mesi è nei fatti delegittimato e sull’orlo del fallimento”. “Come abbiamo sempre sostenuto – conclude Andrea Bertani – non basta semplicemente scrivere degli obiettivi nero su bianco all’interno di quel documento per vederli magicamente realizzati, servono azioni concrete ed immediate, tariffa puntuale e porta a porta puntuale subito nei territori che sono più indietro, anche con eventuale aumento delle tariffe di smaltimento per gli inadempienti. E incredibile come dopo meno di sei mesi la Regione riveda gli obiettivi: già nel piano si capiva che non corrispondevano in nessun modo a quello che in realtà sarebbe accaduto. Perlomeno noi non ci siamo cascati”.