Piacenza, Gibertoni (M5S): “Troppe criticità, il Piano di riorganizzazione sanitaria va rivisto”

“Il Piano di riorganizzazione sanitaria di Piacenza va rivisto. Da quando ha ricevuto un via libera con una maggioranza non ampia nel marzo del 2017 sono cambiati troppe cose a cominciare dall’orientamento politico di alcuni sindaci che oggi hanno cambiato radicalmente il loro giudizio su quello stesso piano”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in una interrogazione presentata alla giunta regionale e relativa al Piano di organizzazione e sviluppo della sanità di Piacenza.
“Recentemente il direttore generale dell’AUSL ha ammesso la possibilità di rivedere il piano se i sindaci lo richiedessero non chiarendo però le modalità con cui questa revisione dovrebbe attuarsi – spiega Giulia Gibertoni – Per esempio questa operazione potrebbe essere portata a termine dalla maggioranza dei sindaci o da una rappresentanza anche minoritaria? Quello che è certo è che il Piano così come è strutturato oggi non va bene”.
Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni elenca una lunga serie di criticità che hanno portato alla richiesta di revisione del Piano: dalla difficoltà evidenti e strutturali per l’organizzazione delle Case della Salute e la Medicina di Gruppo Integrata pensata per il territorio piacentino, al dietrofront fatto da alcuni Comuni attualmente espressione di una maggioranza politica diversa rispetta a quella che votò l’ok al piano, alle fusioni tra Comuni che nel frattempo sono andate in porto e che nel 2017 videro le singole amministrazioni schierarsi in modo diametralmente opposto.
“Come abbiamo sostenuto in più di un’occasione mettere ai voti il Piano a ridosso di elezioni importanti come quella di Piacenza fu una scelta sbagliata, così come lo sarebbe continuare ad ignorare anche le critiche a quel Piano avanzate da comitati, sindaci e organizzazioni sindacali. Ecco perché – conclude Giulia Gibertoni – chiediamo che la Regione solleciti l’avvio delle procedure per rivedere il Piano di organizzazione e sviluppo della sanità di Piacenza, permettendo a comitati, associazioni e ai sindaci di avanzare proposte di modifica e prevedendo anche una nuova votazione dello stesso. Crediamo che sia necessaria una decisiva virata sui sistemi di governance territoriale affinché le scelte vengano assunte in rapporto ai bisogni sanitari locali della popolazione e non prevalentemente in rapporto ad interessi di bilancio”.