“La scoperta fatta dai consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di San Lazzaro, riguardo al mancato pagamento per almeno 5 anni della TARI da parte del PD per la Festa dell’Unità che ogni anno si svolge alla Cicogna, getta un’ombra pesantissima sul rispetto delle regole e della legalità assicurato dal partito che amministra questa regione da più di mezzo secolo. Se un privato cittadino non è in regola con il pagamento delle tasse rischia di vedersi portare via la propria casa, al PD invece al massimo qualche tirata di orecchie e un comodo piano di rientro del debito che, intanto, è stato pagato dall’intera collettività”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia del mancato pagamento da parte del PD (dal 2011 al 2015) della TARI per la Festa dell’Unità della Cicogna di San Lazzaro, per un importo complessivo di circa 50mila euro. “Questa scoperta ci porta a pensare che il caso di San Lazzaro potrebbe non essere isolato – spiega Silvia Piccinini – Per questo abbiamo intenzione di chiedere una verifica puntuale alla Regione sugli eventuali mancati pagamenti della TARI per tutte le Feste dell’Unità che si svolgono in Emilia-Romagna. Se il caso di San Lazzaro non fosse isolato ma anzi una prassi consolidata da parte del PD, ci troveremmo di fronte sia a uno scandalo molto grande ma soprattutto a un danno gigantesco nei confronti dei cittadini che con i loro soldi e a loro totale insaputa hanno contribuito a pagare la tassa sui rifiuti di una festa di partito. Particolare che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l’arroganza di questi signori che pensano di essere al di sopra delle leggi e di poter gestire, con la complicità dei propri sindaci e amministratori, spazi pubblici come il giardino di casa propria”.
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