“L’elettrificazione della Parma-Suzzara, così come della linea Reggio-Guastalla, non sarebbero state possibili senza l’impegno del MoVimento 5 Stelle nella scorsa legislatura che ha portato allo stanziamento da parte della Regione di 90 milioni di euro per l’ammodernamento della rete ferroviaria dell’Emilia-Romagna. Un risultato importante e di cui ne siamo particolarmente orgogliosi ma che potrebbe essere insidiato dal rischio, ancora concreto, di una possibile cessione a RFI delle nostre linee”.
A ribadirlo è Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia dello stanziamento da parte della Regione di 28 milioni per l’elettrificazione della linea ferroviaria Parma-Suzzara. “Si tratta di risorse che dopo un nostro lunghissimo ed estenuante pressing nelle scorsa legislatura la Regione ha finalmente deciso di investire per dire addio ai treni diesel e migliorare il servizio di trasporto dei nostri pendolari – spiega Silvia Piccinini – Anche gli interventi che si stanno facendo sulla Reggio-Guastalla fanno parte del pacchetto di risorse (90 milioni di euro per l’elettrificazione più 60 per l’abbattimento dei passaggi a livello) che la Regione decise di impegnare dopo l’approvazione di una nostra risoluzione in Assemblea Legislativa. Risultati che però corrono ancora il rischio di trasformarsi in un’autentica beffa se dovesse andare in porto lo sciagurato progetto del passaggio di FER a RFI allo scadere dell’accordo di programma a fine 2022. Ipotesi contro la quale il MoVimento 5 Stelle si sta battendo da tempo e che significherebbe la rinuncia alla gestione e il totale abbandono del nostro patrimonio ferroviario regionale proprio nel momento in cui si decide di ammodernarlo dopo anni di immobilismo. Ecco perché – conclude Silvia Piccinini – ci aspettiamo dalle altre forze politiche, in primo luogo dai colleghi del PD che in questi giorni si dicono soddisfatti dall’avvio dell’iter per l’elettrificazione delle linee ferroviarie, lo stesso impegno affinché l’ipotesi della cessione a RFI sia definitivamente abbandonata”.