“La Parma-Brescia è una delle peggiori tratte ferroviarie d’Italia, con treni vecchi di 30 anni e tempi di percorrenza che rispetto a dieci anni fa sono addirittura superiori di 20 minuti. Ma nonostante queste evidenze, e le continue proteste dei pendolari, la Regione sembra completamente disinteressarsene”. È la denuncia di Giulia Gibertoni contenuta all’interno di un’interrogazione presentata alla giunta regionale riguardo alla situazione della linea ferroviaria che collega Parma a Brescia, al centro ormai da troppo tempo di continue lamentele da parte dei pendolari che denunciano ritardi, disservizi e continue cancellazioni delle corse. “La linea è palesemente sottoutilizzata e versa da diversi anni in una situazione di completo abbandono – spiega Giulia Gibertoni – Il materiale rotabile ha un’età media superiore ai 30 anni e rispetto al 2009 il treno più veloce impiega 20 minuti in più per percorrere l’intera tratta. Questa già pessima situazione, che la Regione non ha mai risolto, si è ulteriormente aggravata nel settembre del 2017 con la chiusura del ponte sul Po. Chiusura che, nonostante lo sblocco delle vertenze legali che per molto tempo hanno fermato i lavori, potrebbe prolungarsi di almeno altri sei mesi”. Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Regione quale sia l’impegno per cercare di migliorare le condizioni di trasporto dei pendolari. “Se si tiene conto che anche sulla Parma-Suzzara i disservizi sono ormai all’ordine del giorno tra mezzi sostitutivi, stazioni degradate e inaccessibili, le condizioni di viaggio a cui sono obbligati i pendolari che si muovono nel parmense è davvero inaccettabile. La Regione – conclude Giulia Gibertoni – dica cosa ha in mente di fare per migliorare questa situazione, soprattutto dando tempi certi anche in relazione alla riapertura del ponte sul Po”.
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