No alla riduzione di 110 posti letto negli ospedali di Modena. È la richiesta fatta da Giulia Gibertoni all’interno di una interrogazione dopo che qualche giorno la Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena ha approvato il nuovo piano di riorganizzazione dei posti letto negli ospedali modenesi prevedendo una riduzione di 110 posti letto complessivi, che da 2.556 scenderanno a 2.446.
“Una riduzione che inciderà molto negativamente sul volume delle prestazioni, sulla qualità delle cure, sulla salute delle persone e da ultimo sul sistema stesso di welfare della società e sulla quale la Regione e l’assessore Venturi dovrebbero intervenire al più presto – spiega Giulia Gibertoni – Ma non solo. I sindaci, ossia i veri decisori presenti nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che si sono adeguati ad una indicazione presa dall’alto e calata d’imperio sul territorio, pur avendo piena consapevolezza che la scelta produrrà ricadute negative sull’utenza non possono rassegnarsi a questa decisione. È vero che oggi i bisogni di cura si misurano con risposte molto cambiate rispetto al passato, grazie al progresso della medicina e della ricerca, ma è altrettanto vero che l’avanzamento della scienza ed i nuovi modelli organizzativi introdotti combaciano con un carico di patologie e disabilità, cioè di bisogni di salute, in costante incremento. In questo contesto non può sfuggire il dato che il 50% degli anziani con più di 65 anni assume più di 5 diversi farmaci al giorno; il numero delle persone disabili (attualmente 2.800.000) aumenterà entro il 2030 del 70%, superando quota 5 milioni”. “Tutto ciò – conclude Giulia Gibertoni – dovrebbe portare i nostri decisori a livello territoriale a discostarsi da scelte prese dall’alto sulla base delle analisi economiche e concentrarsi sulle reali necessità sanitarie della popolazione locale”.