“Regione e PD vogliono obbligare i Comuni a destinare il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria alla Chiesa e alle altre confessioni religiose. Soldi che finirebbero anche per la ristrutturazione di edifici o locali destinati ad attività commerciali all’interno di un oratorio, come per esempio un bar, godendo così di un indebito vantaggio e creando un’evidente concorrenza sleale”.
È la denuncia avanzata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, relativa alla proposta di modifica degli oneri di urbanizzazione in discussione oggi pomeriggio in Assemblea Legislativa. Nello specifico il riferimento è alla quota del 7% che i Comuni, fino ad oggi, secondo una vecchia delibera del 1998, potevano riservare ai luoghi di culto e alle loro “pertinenze”, Chiesa cattolica in primis.
“La nostra proposta era quella di destinare quelle risorse ad interventi di riqualificazione delle periferie, tema al centro del dibattito e su cui ci aspettavamo dal PD un atteggiamento nettamente diverso e comunque di abbassare quel 7% assolutamente non obbligatorio, come suggerito anche dall’interpretazione contenuta all’interno di un parere tecnico dato dagli uffici regionali. Oggi però il PD ha prima presentato un emendamento con cui peggiorava addirittura la situazione obbligando i Comuni a dover prevedere per forza questa quota fissa distogliendo quelle risorse per altre finalità di interesse pubblico magari più urgenti. Poi ha fatto un passo indietro presentando un subemendamento che smentiva ciò che aveva proposto in precedenza. Un caos incredibile, frutto delle evidenti spaccature presenti all’interno della maggioranza”.
“Il balletto di posizioni fatto dal PD sulla quota del 7% ha avuto l’unico effetto che l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazioni, che il MoVimento 5 Stelle ha sempre invocato a gran voce, adesso rischia di saltare per l’ennesimo anno – aggiunge Andrea Bertani – Di fatto si tratta di un regalo fatto alle forze di centrodestra che non volevano che si toccasse questa materia e del quale adesso il PD deve prendersi la piena responsabilità”.
Tra le altre proposte avanzate dal MoVimento 5 Stelle per l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione secondaria c’era anche quella di vincolare queste risorse ad interventi specifici di carattere pubblico e evitando di destinarli ad attività “religiose” con rilevanza economica, “Anche questa nostra proposta è stata respinta dal PD con la conseguenza di creare così un’evidente disparità di trattamento tra le attività a carattere economico all’interno delle strutture legate alla Chiesa e le attività private che devono sottostare alle normali regole del mercato e della concorrenza – conclude Silvia Piccinini – Adesso che il documento, per responsabilità esclusiva dei consiglieri PD e della Giunta che ieri ha chiesto di rimandare all’ultimo momento la trattazione dell’argomento alla seduta odierna, stato fatto slittare è necessario modificare radicalmente questa impostazione e poi approvare l’aggiornamento nel più breve tempo possibile. Basta con le meline e i giochetti di partito”.