Novafeltria, no al depotenziamento estivo: “Gestire emergenza con i grandi ospedali”

L'ospedale di Novafeltria
L’ospedale di Novafeltria

“Visto che, come più volte sottolineato dall’assessore Venturi, gli sprechi devono essere ricercati soprattutto nei grandi ospedali chiediamo che quello di Novafeltria non sia l’unico presidio a pagare le conseguenze della riorganizzazione estiva”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche sociali dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, riguardo al piano di riduzione delle prestazioni degli ospedali per la stagione estiva. Piano che, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, conterrebbe un depotenziamento del Sacra Famiglia, nonostante le rassicurazioni che la Giunta regionale aveva espresso nelle scorse settimane.

“La situazione più grave sembra esserci nel reparto di Chirurgia dove gli unici due chirurghi rimasti (l’anno scorso erano ben 5) dal 1° giugno dovranno intervenire anche a Sant’Arcangelo ed avvicendarsi con gli specializzandi di Rimini – spiega la consigliera regionale – con l’effetto che ci sarà sicuramente un allungamento delle liste di attesa anche per interventi banali. Anche se comprendiamo che le risorse possano essere limitate non capiamo il motivo per il qualche debba essere Novafeltria l’unico ospedale a doversi prendere carico di questo problema, sacrificando del suo personale, visto che sia a Sant’Arcangelo che per Cattolica non sembrano esserci diminuzioni in vista”.

“Dato che nemmeno due settimane fa l’assessore Venturi aveva assicurato in aula che i piccoli ospedali non sarebbero stati interessati da tagli e razionalizzazioni, al contrario delle strutture più grandi – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo che siano proprio quest’ultime a farsi carico dell’emergenza per i mesi estivi. Se si continua a togliere linfa alle piccole strutture diventa sempre più difficile credere che in un prossimo futuro non si arrivi a un serio depotenziamento di un ospedale come quello di Novafeltria”.