“Governo e PD, sia a Bologna che a Roma, non possono continuare a negare l’evidenza all’infinito. Già un anno fa, dopo lo scoppio dello scandalo Aemilia, chiedemmo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e la nascita di un osservatorio permanente sugli appalti, ma Bonaccini e la sua maggioranza sostennero che non ce ne fosse bisogno. Dopo quello che è successo nell’ultimo anno crediamo che una commissione d’accesso antimafia a Reggio Emilia sia davvero il minimo che adesso si possa fare”. È questo il commento di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S, riguardo alla ‘Notte della trasparenza’ che il M5S organizzerà per il prossimo 13 febbraio in piazza Casotti a Reggio Emilia.
“Da un anno a questa parte il PD regionale continua con ostinazione a non voler istituire una commissione permanente che si occupi di infiltrazioni mafiose, legalità e dialoghi con le strutture parlamentari – spiega Gianluca Sassi – Come le varie indagini della magistratura stanno dimostrando siamo la regione dove la criminalità organizzata ha messo radici profonde, attraverso legami con le istituzioni e la società civile. Lo abbiamo denunciato fin dal nostro insediamento quando, personalmente, parlando della nostra richiesta di un osservatorio appalti citai il caso di Fincasa, la società partecipata dal Comune di Reggio, che dialogava e faceva affari apertamente con AIER, l’associazione imprenditori edili reggiani, che di reggiano aveva solo il nome visto che era formata a stragrande maggioranza da costruttori originari di Cutro. In quell’occasione il PD restò immobile, scegliendo di non voler intervenire forse con la speranza di rimandare il più possibile il crollo del loro castello di carte. Adesso non c’è più tempo e la manifestazione organizzata dal M5S in programma per sabato 13 febbraio lo ribadirà con tutta la sua forza – conclude Sassi – Per questo invitiamo tutti i cittadini, che vogliono conoscere la verità su chi ci ha amministrato per tanti anni, a partecipare”.