“Le scuse del presidente Bonaccini sono un bagno di umiltà che apprezziamo particolarmente e che dimostrano come le nostre osservazioni non siano per niente strumentali come le ha frettolosamente etichettate il sottosegretario Rossi. Seppur su questa vicenda, almeno fino ad oggi, non sembrano emergere violazioni di alcuna legge, dal punto di vista etico e morale la richiesta di farsi cancellare una multa per eccesso di velocità ci sembra quantomeno discutibile, oltre che non pienamente compatibile con il ritornello della sobrietà pubblicizzato dallo stesso Bonaccini dall’inizio della legislatura”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, sulla vicenda delle 16 multe cancellate all’auto blu della Regione per “impegni istituzionali” dopo le parole di questa mattina del presidente della Regione Stefano Bonaccini.
“Peccato che le scuse del Presidente siano arrivate solo oggi, ovvero quando la notizia delle multe cancellate sta avendo una eco ormai nazionale con una pioggia di critiche anche da parte di certa stampa di solito sempre molto indulgente con lo stesso Bonaccini e i suoi assessori – aggiunge Silvia Piccinini – Noi lo abbiamo sempre detto: riuscire a farsi cancellare 16 multe su 21 con la scusa degli impegni istituzionali non è un’impresa da tutti e per questo continueremo a chiedere chiarezza. Quella stessa chiarezza che invochiamo su un altro aspetto che ancora non sembra esser stato approfondito a pieno. Visto che la qualifica di agente di pubblica sicurezza era stata riconosciuta all’autista dell’unica auto blu in possesso della Regione per il trasporto esclusivo del presidente, ci chiediamo come sia possibile che anche gli assessori per farsi annullare le multe abbiano fatto riferimento a quella particolare qualifica che, teoricamente, non avrebbe dovuto riguardarli. La domanda che ci poniamo, e che abbiamo messo nero su bianco in una nuova interrogazione, è la seguente: potevano gli assessori usufruire di questo speciale servizio o doveva farlo solo Bonaccini? Un aspetto sul quale – conclude Silvia Piccinini – forse anche le Prefetture, che hanno cancellato le multe ai singoli assessori, dovrebbero far chiarezza”.