“La Regione non può continuare a disinteressarsi di chi muore sui luoghi di lavoro ma non ha la copertura assicurative dell’INAIL. Per cercare di frenare questo fenomeno servono interventi diretti ed efficaci, come quello di effettuare una mappatura precisa e magari prendere in considerazione l’ipotesi di supportare anche quei lavoratori che non hanno una copertura assicurativa”. Dopo il caso del 64enne morto nell’area esterna di una torneria di Castelfranco Emilia mentre si trovava in compagnia di un lavoratore della stessa impresa, Giulia Gibertoni ha presentato una interrogazione per sollecitare la Regione ad occuparsi degli infortuni, purtroppo sempre più spesso mortali, che molti hanno definito come “fantasma” e che riguardano persone che non hanno copertura assicurativa da parte dell’INAIL.
“L’Emilia-Romagna è ai vertici a livello nazionale per il numero di morti bianche, come testimoniano i dati dell’Osservatorio indipendente morti sul lavoro di Bologna – spiega Giulia Gibertoni – Nonostante ciò non è assolutamente condivisibile la linea tenuta in particolar modo dall’assessorato alle Politiche per la Salute che ritiene di non dover progettare interventi verso categorie di lavoratori non inclusi dalla legge nell’assicurazione obbligatoria, considerandoli appunto dei fantasmi nonostante i rischi che corrono siano molto alti, come nel caso della Polizia di Stato o dei Vigili del fuoco”.
Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Giunta di adoperarsi per mettere in campo nell’immediato delle politiche efficaci per ridurre l’incidenza degli infortuni e delle morti bianche e di rivendicare (nell’ambito del percorso per una maggiore autonomia intrapreso dalla Regione) maggiori competenze sul tema della sicurezza, oggi in mano solo allo Stato. “Far finta che un problema non esista di certo non contribuisce a risolverlo – conclude Giulia Gibertoni – La Regione la smetta di continuare a tenere la testa sotto la sabbia”. All’interno dell’interrogazione Giulia Gibertoni ha inoltre proposto l’abolizione del ticket nei Pronto soccorso per i Vigili del fuoco e agli appartenenti alle forze dell’ordine (Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate), che dovessero riscontrare un infortunio in servizio, oltre a chiedere che la Regione, nell’ambito del percorso di maggiore autonomia, rivendichi competenza piena sul tema della sicurezza del lavoro, oggi materia concorrente con lo Stato.