“La storia industriale di Modena abbonda di grandi aree ora dismesse, alcune di queste anche da bonificare. Ad esempio, la bonifica dell’ex area Pro Latte a Modena non può più aspettare: sono 18 anni ormai che macerie e rifiuti di vario genere hanno trasformato la zona in una discarica a cielo aperto. Per questo la Regione dovrebbe intervenire, con un progetto preciso, per sollecitare e incentivare la bonifica e la riqualificazione dell’area, già in passato inserita in progetti di riqualificazione mai partiti”. Giulia Gibertoni ha presentato una interrogazione alla Giunta sulla situazione in cui versano questa ed altre ex aree industriali di Modena: l’area dell’ex Pro Latte è uno dei 9 comparti da riqualificare nella zona Nord dove è presente una situazione di degrado a forte impatto da ormai decenni con i residenti delle zone limitrofe che denunciano costantemente la presenza nell’area di ratti e rifiuti mentre nelle ore notturne la stessa area è perlomeno mal frequentata e a rischio.
“Pur essendo un’area di proprietà privata, il Comune nel 1999 la inserì nel piano di riqualificazione della fascia ferroviaria di Modena, progetto di cui oggi è rimasto ben poco – spiega Giulia Gibertoni – Inoltre come si delinea oggi questo intervento nel nuovo Piano Periferie? Potenzialmente rappresenterebbe un polmone verde per la città di circa 14mila metri quadri”. Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Regione di occuparsi del caso avviando innanzitutto un’attività di coordinamento tra le istituzioni locali per mappare le aree ex industriali dismesse utilizzabili per la riprogettazione di una città che ne conta numerose e prevedere un piano organico di recupero urbanistico degli ex aree industriali in cui canalizzare anche risorse europee, sbloccando e incentivando la bonifica dove necessario, soprattutto affrettando i tempi per non peggiorare la situazione e l’impatto sanitario come quello sulla sicurezza.
“Uno dei problemi principali che hanno causato lo stallo nelle opere di bonifica delle area dell’ex Pro Latte come anche di altre, è da attribuire alla mancanza di collaborazione attiva tra tutti i soggetti interessati agli interventi – aggiunge Giulia Gibertoni – Una stagnazione che la Regione dovrebbe cercare di superare magari avviando un Piano regionale di recupero delle ex aree industriali oggi immerse nel degrado e, nel caso dell’ex Pro Latte, intervenire per riconsegnare alla città un’area che aspetta di essere bonificata da quasi vent’anni”.