“Il mancato recepimento da parte dell’AUSL di Modena dell’accordo integrativo aziendale che riguarda i Medici dell’Emergenza Territoriale rischia di aggravare i già pesanti disagi che ogni giorno si registrano all’interno dei Pronto soccorso. Per questo la Regione dovrebbe chiedere immediatamente conto ai vertici dell’AUSL di un comportamento davvero incomprensibile”. Giulia Gibertoni ha presentato un’interrogazione sul caso sollevato da alcune sigle sindacali che lamentano il mancato recepimento da parte dell’AUSL di Modena della intesa applicativa sul nuovo accordo integrativo aziendale per le accessorietà prestazionali aggiuntive in Pronto Soccorso e per il pieno rispetto dell’accordo collettivo nazionale.
“Uno degli effetti di quella che appare come una scelta assolutamente incomprensibile – spiega Giulia Gibertoni – sarà quello della dismissione dell’erogazione dei servizi prestazionali aggiuntivi di Pronto Soccorso e di Osservazione Breve Intensiva. Effetto che secondo quanto comunicato avverrà con differimento di 15 giorni dalla comunicazione (quindi tra circa una settimana da oggi) al fine di non creare disservizi nell’immediato e di consentire all’Azienda di procedere ad una eventuale organizzazione diversa dei servizi. Un accorgimento che però non potrà evitare delle ripercussioni molto gravi sull’attività dei Pronto soccorso”.
Gibertoni nella sua interrogazione fa notare come il taglio dei posti letto nei reparti ospedalieri, senza offrire valide alternative, ha convogliato tanti pazienti nei Pronto Soccorso che di conseguenza sempre più stanno assumendo anche la funzione impropria di luogo di ricovero. Inoltre, le Case della Salute si sono rilevate un fallimento per quanto riguarda l’assorbimento di quelle patologie da codice verde e bianco che continuano ad affluire proprio nei Pronto Soccorso. “Ecco perché la Regione dovrebbe intervenire al più presto su questo tema chiedendo all’AUSL di Modena conto di un comportamento irresponsabile e specificando quali contromisure verranno prese per cercare di limitare quelli che saranno degli inevitabili disagi per gli utenti dei Pronto soccorso” conclude Giulia Gibertoni.