Mobilità, Bertani-Sensoli (M5S): “Giusta l’ira dei pendolari. Regione chieda il ripristino immediato delle fermate soppresse”

“Ancora una volta Bonaccini sta tradendo e prendendo in giro i cittadini e la Romagna. A Godo, Classe, Santarcangelo e Misano è stato di fatto negata la possibilità di usare il treno, peraltro già pagato con gli abbonamenti. Tutto questo solo per potere dire a giornali e tv che qualche treno sarebbe arrivato a Ravenna o a Rimini con qualche minuto di anticipo rispetto al passato. Altro che locomotiva d’Italia: a furia creare dei danni ai cittadini Bonaccini rischia di farla deragliare l’Emilia-Romagna. Per questo sosterremo con convinzione la giornata di protesta dei pendolari romagnoli prevista per sabato prossimo”.

È questo il commento di Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla manifestazione in programma per il 12 gennaio a Ravenna contro i pesanti disagi provocati dall’entrata in vigore del nuovo orario dei treni sulla linea che da Rimini porta a Bologna.

“Chiudere la stazione di Godo obbligando gli studenti a partire alle 6:30 da casa per arrivare in tempo a scuola e costringere i lavoratori del ravennate o del riminese ad aspettare coincidenze per ore peggiorando di molto la situazione precedente è inaccettabile – spiegano i due consiglieri del MoVimento 5 Stelle – Per questo depositeremo una risoluzione, che chiederemo di trattare al più presto, per ottenere l’immediata marcia indietro della Regione. Devono essere immediatamente ripristinate tutte le fermate precedentemente previste a Godo e a Classe e nei collegamenti fra Santarcangelo di Romagna e le località a ovest di Imola e da Rimini a Cattolica. Anche perché – concludono Bertani e Sensoli – malgrado le fermate soppresse, da quando è entrato in vigore il nuovo orario i treni della Ravenna-Bologna sono costantemente in ritardo, vanificando così anche quel poco tempo ‘recuperato’ sulla pelle dei cittadini che abitano a Godo o nelle altre fermate soppresse. Insomma, l’ennesimo capolavoro firmato da Donini e Bonaccini”.