La Regione fornisca tutto il supporto necessario, anche dal punto di vista legale, all’agricoltore di Minerbio che ha subìto da parte di Snam l’esproprio dei terreni che da anni aveva avuto in affitto dal Comune di Bologna. È la richiesta avanzata in un’interrogazione da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, e che si riferisce alla realizzazione di una nuova centrale a compressione a Minerbio e che ha portato, negli anni scorsi, all’esproprio di alcuni terreni per poter realizzare l’opera.
“Uno di questi – spiega Silvia Piccinini – era gestito da un agricoltore che lo aveva ricevuto in affitto dal Comune di Bologna, proprietario del bene . Quando nel 2014 il Ministero dello Sviluppo Economico stabilì per decreto l’esproprio dei terreni, a ricevere un indennizzo fu soltanto il Comune, nonostante proprio su richiesta di Palazzo D’Accursio, la Città Metropolitana di Bologna nel 2016 stabilì per l’affittuario la necessità di un’indennità aggiuntiva di 521mila euro. Nonostante ciò non un centesimo è andato all’agricoltore che quel terreno lo stava coltivando e che per lui era l’unica fonte di reddito. Un paradosso contro cui sta lottato anche nelle aule di tribunale, visto che al momento il caso è al centro di un ricorso in Cassazione”.
Ecco perché la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di sostenere il diritto dell’uomo al giusto indennizzo da parte di SNAM. “Si tratta di un autentico sopruso portato avanti da un colosso come SNAM che si sta appellando a cavilli burocratici pur di non sostenere una spesa che sarebbe davvero irrisoria per il suo giro d’affari. Una situazione che dovrebbe rappresentare un altro valido motivo per negare l’intesa al contestato progetto di sovrappressione che attualmente è fermo al MISE” conclude Silvia Piccinini.