Siamo andati a Crespellano in Valsamoggia vicino a Bologna a trovare Enrica, la titolare di una delle 300 microimprese in Emilia-Romagna che ha potuto aprire la sua attività anche grazie al Microcredito e al taglio dei nostri stipendi.
“Dagli sprechi della politica si possono creare delle opportunità per i cittadini e l’apertura di questo centro estetico a Crespellano ne è la dimostrazione – spiega Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 StelleMovimento 5 Stelle – Opportunità che potrebbero moltiplicarsi se la Regione avviasse in tempi brevi quel fondo regionale per il microcredito che noi come Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto e ottenuto appena insediati in viale Aldo Moro, ma a quasi due anni dalla sua approvazione in aula siamo ancora in attesa che venga aperto ufficialmente.
COME FUNZIONA
Per il microcredito non servono garanzie reali, niente ipoteche sui beni. Basta un’idea sostenibile e un piano imprenditoriale. Basta poco, insomma, per trasformare un sogno in realtà. In Italia, però, si sa che il problema non sono soltanto i soldi. Spesso tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare tempestoso di adempimenti e procedure burocratiche. Il sito microcredito5stelle.it funziona in modo abbastanza semplice (il beneficiario non deve nemmeno sottostare alla valutazione economico-finanziaria del gestore), tuttavia il progetto si rafforza grazie alla preziosa collaborazione dei consulenti del lavoro che si sono offerti gratuitamente di orientare il candidato tra moduli, scartoffie e nel rapporto con l’intermediario creditizio.
Basterà rintracciare sul sito l’indirizzo del consulente più vicino: saranno i consulenti stessi a guidare l’aspirante imprenditore verso il sospirato traguardo. Dall’agricoltura al commercio, dall’artigianato alle start-up innovative. Sono tanti i settori in cui può germogliare una buona idea. Basta non lasciarla appassire. Il governo distrugge il risparmio degli italiani, il M5S dà forza alle idee di chi scommette sul futuro.