“L’ordine del giorno presentato dal Pd che chiede di accedere al MES è l’emblema della totale disinformazione che ruota attorno a questo strumento, oltre ad evidenziare la totale confusione del partito del presidente Bonaccini che vorrebbe utilizzare quei soldi a patto che non si debbano rispettare determinate condizioni. Un controsenso che dovrebbe far riflettere”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al dibattito in Assemblea Legislativa dopo la presentazione da parte del Pd e delle altre forze della maggioranza di una risoluzione che impegna la Regione a chiedere a Governo e Parlamento di far ricorso alle risorse stanziate dal MES. “Il Pd dovrebbe mettersi l’anima in pace e prendere finalmente coscienza del fatto che in Parlamento non c’è nessuna maggioranza che possa dire di sì all’utilizzo di quei soldi, semplicemente perché il MoVimento 5 Stelle non si prenderà mai la responsabilità di esporre il Paese a un rischio così grande, mettendogli di fatto un cappio al collo – aggiunge Silvia Piccinini – Contrariamente a quanto si pensa le norme che regolano questa linea di credito non sono cambiate, anzi. La sorveglianza rafforzata resta in vigore, così come resta attivo l’articolo 14 comma 6 del trattato che prevede che anche dopo aver già ottenuto i fondi una prima volta, il consiglio di amministrazione possa decidere di modificare la linea di credito e quindi istituire anche un programma di aggiustamento macroeconomico che sarebbe molto probabilmente basato su riforme del mercato del lavoro, privatizzazioni e tagli alla spesa. Evidentemente – conclude Silvia Piccinini – il Pd o non ha capito cosa sta chiedendo oppure, come temiamo, lo sa fin troppo bene”.