Risolvere al più presto il caso dei lavoratori di Medicina a cui non è stata ancora riconosciuta l’equiparazione alla malattia delle assenze dal posto di lavoro durante l’istituzione della zona rossa decisa dalla Regione. Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, questa mattina ha inviato una lettera alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e al presidente dell’INPS Pasquale Tridico per chiedere un intervento su quella che si sta trasformando in una vera e propria beffa per i cittadini di Medicina. Nonostante, infatti, anche nelle FAQ pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro si specifichi che nel caso “di lavoratori che non abbiano potuto assicurare la regolare presenza per il rispetto di provvedimenti di contenimento e di divieto di allontanamento dal proprio territorio, anche quando siano stati adottati dai Presidenti delle Regioni interessate dal contagio, l’assenza dei medesimi è equiparata a malattia” i lavoratori di Medicina ad oggi non sono ancora riusciti ad avere questo riconoscimento.
“Il risultato – spiega Silvia Piccinini – è che moltissime persone sono state costrette ad utilizzare le proprie ferie nel periodo di quarantena forzata e oggi, in piena estate, non sanno nemmeno se potranno andare in vacanza oppure no. Il tutto perché l’INPS sostiene che sia necessario anche un provvedimento dello Stato sull’istituzione della zona rossa e che quello della Regione non sia sufficiente”.
Per questo nella lettera inviata dalla capogruppo M5S alla ministra Catalfo e al presidente Tridico si fa presente “l’esigenza di risolvere il grave disagio creatosi, in modo che venga riconosciuto senza differenze l’equiparazione a malattia delle assenze dal lavoro determinate dal rispetto di provvedimenti di contenimento e di divieto di allontanamento dal proprio territorio, anche se non adottati dal Governo, ma dai Presidenti delle Regioni interessate”. “Siamo certi che l’efficacia del lavoro portato avanti in questi mesi molti difficili da Ministero e INPS possa risolvere anche questo problema in tempi rapidi” conclude Silvia Piccinini.