No all’abbattimento dei cosiddetti “ibridi” ovvero quei cani frutto dell’accoppiamento con i lupi. È quanto chiede Giulia Gibertoni in un’interrogazione presentata alla giunta regionale auspicando una nuova regolamentazione del Piano faunistico venatorio regionale nella parte relativa alla salvaguardia e alla tutela del lupo.
“All’interno del Piano è riconosciuta la salvaguardia dell’identità genetica del lupo e la rimozione della minaccia rappresentata dall’ibridazione con il cane – spiega Giulia Gibertoni – Per realizzare questo obiettivo è prevista però anche l’”eradicazione”, una “rimozione effettiva e puntuale” di tutti gli individui ibridi presenti nell’area oggetto di gestione. Ovvero l’abbattimento di questi animali. Una pratica che però è in netto contrasto sia con le norme comunitarie che con quanto prevede la normativa italiana”.
Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni, infatti, ricorda come riguardo agli «ibridi» il regolamento (UE) 338/97 stabilisce che fino alla quarta generazione ancorché ibridati con domestici, gli animali quali i lupi (e le altre specie incluse nella lista) sono da considerarsi protetti e quindi non catturabili, non detenibili in cattività, cacciabili e altro.
“Ecco perché a nostro avvisto la parte che prevede l’abbattimento all’interno del Piano faunistico venatorio deve essere cancellata – aggiunge Giulia Gibertoni – Anche per gli ibridi si deve applicare la tutela prevista per i cani d’affezione, tenuto conto che dopo la quarta generazione, ossia dalla quinta gli ibridi sono considerati cani d’affezione e dunque ricadono nelle tutele previste dalla normativa in essere a loro favore che ne vieta l’abbattimento. La Giunta ne prenda coscienza e vieti questo tipo di pratica pianificando regole di gestione non cruente”.