Niente più contributi a quelle associazioni che ospitano nei propri spazi slot machine e videolottery (come ARCI, ENDAS o ACLI), stop ai patrocini verso quelle manifestazioni che tra gli sponsor danno spazio a pubblicità sul gioco d’azzardo. Sono alcune delle proposte contenute in una risoluzione presentata da Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, che ha come obiettivo quello di impegnare la Giunta ad un’azione più efficace nel contrasto all’azzardopatia, un fenomeno che coinvolge ogni anno migliaia e migliaia di persone anche in Emilia-Romagna.
“Secondo una recente ricerca della Sezione di Epidemiologia e Ricerca dell’IFC–CNR di Pisa solo nel 2014 nella nostra regione sono stati giocati la bellezza di 1348 milioni di euro – spiega Andrea Bertani – Siamo la quarta regione d’Italia per volume di spesa dopo Lombardia, Lazio e Campania. Un dato che ci deve far riflettere come ormai il gioco d’azzardo stia diventando un’abitudine per tante persone che purtroppo non si rendono conto di correre un rischio altissimo, ovvero di diventare dei giocatori patologici. Per questo crediamo che la Regione abbia il dovere di intervenire per cercare di mettere un freno a questo pericolosissimo trend”.
Nella risoluzione presentata e sottoscritta anche dalla consigliera Silvia Piccinini, il M5S chiede alla Giunta di mettere in campo una serie di accorgimenti per cercare di sensibilizzare il più possibile i cittadini sul tema della ludopatia. “Oltre a prevedere agevolazioni per chi utilizza il marchio ‘Slot-Free’, bisognerebbe cominciare a pensare a delle soluzioni che ne contrastino la diffusione – aggiunge Andrea Bertani – In primo luogo sospendendo qualsiasi tipo di contributo a quelle associazioni iscritte nei registri regionali che continuano a ospitare nei propri locali videolottery e macchinette mangiasoldi. Alcune di loro hanno cominciato dei percorsi per aiutare i propri circoli a dismetterle, l’intervento della Regione sosterrebbe proprio questo sforzo. Un’idea che avevamo proposto qualche settimana fa in Assemblea attraverso un emendamento al bilancio ma che in consiglieri del PD hanno bocciato. Gli stessi che oggi scrivono lettere lacrimevoli ai sindaci, probabilmente democratici pure loro, per chiedere di impegnarsi al massimo contro la ludopatie. E lo scrivono mentre i circoli del PD sono porta a porta di esercizi pubblici pieni di videolottery e slot machine“.
“Forse i consiglieri democratici – conclude Bertani – farebbero meglio a chiedere a se stessi ed al proprio partito di togliere le slot dai propri circoli e farebbero meglio a votare nelle aule della Regione leggi e provvedimenti che combattono concretamente il rischio della ludopatie. Ve l’immaginate la scena? I consiglieri scrivono alla mattina ai sindaci, probabilmente del loro partito, chiedendo di agire contro il gioco d’azzardo. Poi alla sera si ritrovano per una riunione con lo stesso sindaco in una sede del PD o a loro vicina dove durante la giornata qualcuno ha cominciato o a continuato a rovinarsi”.