“Il fatto che a Cona ciclicamente si torni a parlare della morte sospetta di pazienti a causa dalla legionella è davvero scandaloso. Ad inizio 2016 la Regione, in accordo con l’Azienda ospedaliera, annunciò l’installazione di filtri ai condotti idrici per cercare di limitare il fenomeno. Dopo più di un anno siamo ancora al punto di partenza. Tutto questo è incredibile”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Ferrara sulla morte di un uomo di 87 anni, decesso che potrebbe essere stato causato proprio dal batterio della legionella contratto all’interno dell’ospedale di Cona dove l’anziano era stato ricoverato tempo prima.
“Purtroppo questa storia ci ricorda quanto successo due anni fa a Cona, dove anche grazie alla nostra denuncia, si decise di affrontare il tema della presenza della legionella in ospedale – spiega Raffaella Sensoli – Così come in quell’occasione, anche oggi noi vogliamo vederci chiaro e quindi chiederemo le dovute spiegazioni all’assessore Venturi che nei prossimi giorni sarà ascoltato dalla Commissione Sanità proprio sul programma di prevenzione della legionella che la Regione ha messo in campo a Cona come negli altri ospedali della Regione. Vogliamo capire cosa è stato fatto in tutto questo tempo e che risultati si sono raggiunti. Se il sospetto degli inquirenti su Cona dovesse essere confermato – conclude Raffaella Sensoli – crediamo che sia la Giunta che i vertici dell’Azienda ospedaliera debbano fornire delle spiegazioni più che convincenti sul perché a Cona i pazienti continuano a contrarre questo batterio durante i loro giorni di permanenza all’interno dell’ospedale”.