La Giunta ha censurato e tenuta chiuso in un cassetto una lettera scritta da un dirigente regionale che esprimeva più di una perplessità sul progetto legge di riordino istituzionale, in particolare per quel che riguarda le competenze su demanio idrico e dissesto idrogeologico che saranno smembrate tra nuova Arpa e Protezione Civile. A rivelarlo è Silvia Piccinini, consigliere regionale del M5S, che ha già chiesto, attraverso un accesso agli atti, di poter sapere dove sia finito il documento fino a questo momento tenuto segreto.
“Un fatto molto grave se si pensa che chi ha scritto la lettera, ovvero il responsabile del Servizio Tecnico di Bacino Reno, l’architetto Ferdinando Petri, l’aveva indirizzata anche a tutti i Consiglieri regionali che fanno parte della Commissione competente – spiega Silvia Piccinini – Peccato che questo documento non sia mai arrivato a nessuno. Una censura bella e buona che la dice lunga su quanto Bonaccini e la sua Giunta siano inclini a ricevere critiche sul loro operato”.
Ma cosa conteneva di così tanto preoccupante il documento redatto dal dirigente regionale? La lettera, protocollata dalla Giunta lo scorso 23 giugno, sollevava dei dubbi, molto pesanti, sull’opportunità di scorporare le funzioni dei Servizi Tecnici di Bacino (manutenzione, dissesto idrogeologico e autorizzazioni idriche) e ripartirle tra Protezione Civile e Arpa. Una decisione che, come sottolineava l’architetto Petri, comporterà un allungamento delle pratiche burocratiche oltre che aumentare il rischio di inefficienza degli interventi. Senza contare che con questo tipo di riordino la Direzione Ambientale della Regione verrà praticamente svuotata di ogni sua competenza.
“Osservazioni precise e comprovate dai fatti che il responsabile dell’Autorità di Bacino ha sollevato sperando nella buona fede della Giunta ma che invece sono state censurate oltre a costargli un procedimento disciplinare in atto – conclude la consigliera Piccinini – Questa è la trasparenza e la democrazia di cui il presidente Bonaccini parla ogni giorno? Questa vicenda è molto grave e chiediamo che venga fatta chiarezza al più presto. È assurdo che sui giornali la Giunta si vanti della sua apertura all’ascolto e al dialogo quando poi si cerca in tutti i modi di annientare qualsiasi voce di dissenso”.