“Pur di non affrontare le loro sempre più evidenti divisioni interne, il PD ha affossato la nostra risoluzione che chiedeva alla Regione di sostenere i Comuni nelle operazioni connesse all’iscrizione all’anagrafe dei bambini di coppie omogenitoriali. Un atteggiamento sconcertante e che va contro la loro stessa legge votata in Parlamento e approvata nella scorsa legislatura. Questa è la loro coerenza”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che l’Assemblea Legislativa con il voto decisivo del Partito democratico ha respinto una risoluzione per impegnare la giunta asostenere i Comuni sia sul piano tecnico che quello giuridico nelle operazioni connesse all’iscrizione all’anagrafe di bambini di coppie omogenitoriali.
“Assicurare pari tutele e dignità ai figli di coppie di madri o di padri è un principio di civiltà – spiega Silvia Piccinini – Un obiettivo che evidentemente il PD non condivide visto il voto contrario espresso questo pomeriggio in Assemblea e che il consigliere Caliandro ha cercato di mascherare con un patetico tentativo di spostare l’attenzione sul piano politico. La verità è che sui temi dei diritti civili il PD continua a fuggire e a giocare a nascondino viste le profonde divisioni che sono presenti al loro interno. Purtroppo – conclude Silvia Piccinini – con questo voto si condannerà quei Comuni che in Emilia-Romagna abbiano intenzione di seguire l’esempio della sindaca di Torino Chiara Appendino, a non avere un sostegno da parte della Regione. Ancora una volta gli interessi di partito, del solito partito e i loro mal di pancia interni, prevaricano quelli dei cittadini, anzi dei bambini”.