Inquinamento acustico Marconi di Bologna, Piccinini (M5S): “IRESA va applicata al più presto”

“Alla luce di quanto emerso oggi in Commissione, non ci sono più scuse per continuare a non applicare l’IRESA. Come tra l’altro ha specificato la Regione, citando uno studio che chiederemo subito di poter consultare, i costi per sostenere questa tassa istituita per mitigare i disagi dovuti all’inquinamento acustico degli aeroporti saranno minimi. Pd e giunta non perdano altro tempo”. È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che questa mattina ha partecipato all’udienza conoscitiva sull’inquinamento acustico provocato dalle attività dell’aeroporto Marconi in Comune a Bologna.

“È da anni ormai che il MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di applicare l’IRESA – spiega Silvia Piccinini – l’abbiamo fatto presentando risoluzioni, interrogazioni ed emendamenti al bilancio ma fino ad oggi la Regione, e il PD, si sono arrampicati sugli specchi. D’altronde basta rileggere la storia di questa imposta per capire che in tutti questi anni è mancata la volontà politica di affrontare il problema dell’inquinamento acustico, non sono a Bologna ma in tutta l’Emilia-Romagna”. L’IRESA, infatti, venne istituita con la legge 342 del 2000 e il cui gettito avrebbe dovuto essere utilizzato come compensazione e mitigazione per il rumore prodotto dalle attività aeroportuali.

“La responsabilità della sua mancata applicazione però è esclusivamente della Regione Emilia-Romagna che l’ha rimandata a tempo indeterminato giustificandola con l’assenza dei relativi decreti attuativi – aggiunge Silvia Piccinini – Peccato però che questa giustificazione sia stata smontata dalla Corte dei Conti già nel 2012 quando sottolineò come a seguito di modifica legislativa introdotta dal Governo nel 2011 che aveva trasformato l’imposta in un tributo regionale, non vi fosse più la necessità di un decreto attuativo per incassare l’imposta. Il mancato gettito dell’IRESA, unico capitolo di spesa destinato ad affrontare le problematiche acustiche derivanti proprio dall’attività degli aeroporti, ha impedito per tutti questi anni agli uffici regionali di dare una risposta concreta alle crescenti richieste dei cittadini. Visto che oggi scopriamo che la Regione ha accertato che per i vettori si tratterebbe di cifre pressoché irrisorie, si parla di 50 centesimi a passeggero, crediamo che sia arrivato il momento di mettere fine a questa telenovela. Non ci sono davvero più scuse, l’IRESA va applicata subito”.