L’adozione di un efficace sistema di prevenzione per limitare le infezioni contratte dai pazienti in ospedale e la revisione del meccanismo che oggi prevede, paradossalmente, un aumento della remunerazione per quelle strutture sanitarie dove si verificano casi del genere. Sono queste le richieste di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, contenute in una interrogazione presentata alla Giunta riguardo al tema delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), ovvero quando un paziente di un ospedale si ammala durante il suo soggiorno nella struttura per una causa indipendente dal motivo del suo ricovero.
“Secondo un recente studio pubblicato da Sole 24 Ore le infezioni ospedaliere, oltre che un serio problema di salute pubblica, generano costi aggiuntivi molto rilevanti a carico dei sistemi sanitari – spiega Raffaella Sensoli – Ogni anno e in quasi tutte le strutture della nostra regione si verificano casi del genere con pazienti che entrano in ospedale per curare una patologia e si ammalano ulteriormente dopo aver contratto un’infezione durante il ricovero. Una tendenza che può e deve essere limitata attraverso l’adozione di alcuni accorgimenti che, anche grazie all’utilizzo delle nuovo tecnologie, possono avere una efficacia particolare”. Nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S rileva come la contaminazione delle superfici ambientali in ambito ospedaliero abbia un ruolo importante nella trasmissione delle infezioni associate all’assistenza, soprattutto per particolari microrganismi in grado di sopravvivere al lungo sulle superficie.
“Oggi esistono diversi metodi per la disinfestazione ambientale e per il monitoraggio dell’efficacia delle operazioni di pulizia – aggiunge Raffaella Sensoli – Tra questi vi sono anche sistemi basati sulla erogazione automatizzata di perossido di idrogeno ed i sistemi per la rivelazione della carica batterica. Sistemi che sembrano promettenti e i cui dati disponibili ormai sono in grado di dimostrare l’efficacia del loro utilizzo e che la Regione dovrebbe adottare e inserire all’interno del Piano Regione della Prevenzione”. Inoltre l’interrogazione depositata dalla consigliera regionale del M5S chiede anche la modifica del meccanismo che prevede un aumento della remunerazione alla struttura sanitaria quando il paziente viene dimesso dopo aver contratto un’infezione correlata all’assistenza. “Un sistema paradossale il cui effetto – conclude Raffaella Sensoli – oltre a non costituire un incentivo a prevenire le infezioni, potrebbe rappresentare addirittura un incentivo a non prevenirle. Al contrario sarebbe opportuno invertire l’attuale sistema avvantaggiando la prevenzione e addebitando i costi delle terapie a quelle strutture sanitarie che non hanno adottato le linee guida esistenti o fatto la giusta prevenzione”.