Infermiera licenziata a Cona, Piccinini (M5S): “Servono controlli anche su cooperative ed onlus”

“Il caso dell’infermiera di Cona licenziata perché effettuava volontariato come autista-soccorritore in una onlus accreditata dall’AUSL dimostra come i controlli da parte della Regione siano insufficienti ed inefficaci. Per questo chiediamo alla Giunta di correre ai ripari, operando soprattutto sulle associazioni di volontariato che gestiscono i servizi di emergenza-urgenza che, in ogni caso, potrebbero essere anche internalizzati”.

È questa la richiesta contenuta in una interrogazione presentata da Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso del licenziamento di un’infermiera dell’azienda ospedaliera Sant’Anna che operava come autista-soccorritore in una onuls senza la necessaria autorizzazione.

“Rispondendo a una nostra precedente interrogazione sul problema dei controlli sulle cooperative che gestiscono questo tipo di attività – spiega Silvia Piccinini – l’assessore Venturi ci spiegò che l’attività di controllo della Regione, da maggio 2016, aveva portato a 18 ispezioni, risultate tutte positive. Un numero che stride però con il caso di Cona. A questo punto crediamo che la Regione debba intervenire al più presto con provvedimenti efficaci, oltre che sui lavoratori che non rispettano le regole, anche sulle cooperative o onlus che violano le stesse, per esempio revocando loro l’accreditamento”.

Nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede anche alla Giunta di valutare se “introdurre norme per favorire gli operatori della AUSL a dedicarsi esclusivamente alle attività di trasporto e soccorso, con regolari turni di lavoro, evitando la doppia attività attraverso il servizio istituzionale e volontario per garantire sempre ottimali livelli di assistenza all’utenza” e inoltre di “valutare l’opportunità di internalizzare i servizi emergenza-urgenza”.