“Le parole dell’assessore Gazzolo sullo stop all’ampliamento degli inceneritori di Parma e Forlì per il momento ci sembrano soltanto fumo negli occhi e, di conseguenza, nei nostri polmoni. Vogliamo capire se il dietrofront di Hera e Iren è reale oppure si tratta dell’ennesimo bluff di questa Giunta”. Andrea Bertani e Gian Luca Sassi, consiglieri regionali del M5S, commentano così le parole dell’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo che nei giorni scorsi ha annunciato di aver trovato un accordo con Hera e Iren, le due multiutility che gestiscono gli inceneritori di Forlì e Parma, per limitare l’ampliamento al solo fabbisogno regionale. Affermazioni però che non hanno convinto i due consiglieri regionali che nelle scorse settimane avevano anche presentato una interrogazione in aula per capire quale fosse l’orientamento della Giunta sulle nuove norme introdotte dal decreto Slocca Italia, non ricevendo però nessuna certezza al riguardo.
“La parole della Gazzolo non risolvono tutti i dubbi che ormai da troppo tempo ruotano attorno agli inceneritori – spiegano Andrea Bertani e Gian Luca Sassi – Sostenere che l’accordo mette uno stop all’ampliamento richiesto dalla due multiutility, ma che al tempo stesso potranno arrivare rifiuti anche da fuori regione, non fa che generare confusione. Cosa significa che la spazzatura potrà essere gestita nei limiti della autorizzazioni esistenti o risultanti dalle valutazioni di impatto ambientale? Le richieste verranno rigettate o ritirate? Quante e quali saranno le emergenze di cui parla l’assessore? C’è un protocollo per individuarle e avranno un limite di tempo prestabilito oppure è tutto affidato al caso?”. Poco chiaro anche il rapporto con i territori ed enti interessati dal provvedimento: “L’assessore si è confrontata con i territori coinvolti e con i Comuni di Parma e Forlì?” aggiungono Sassi e Bertani.
Domande a cui, secondo i due consiglieri del M5S, al momento non è possibile dare una risposta. “Presenteremo una interrogazione e una richiesta di accesso per capire quali sono i termini dell’accordo sottoscritto – concludono i consiglieri – Se l’assessore riuscirà a fare ritirare le richieste di ampliamento di Iren ed Hera, come chiediamo da tempo, tanto di cappello. Se fermerà l’art. 35 dello Sblocca Italia, invece di criticarlo solo a parole ma mai nei fatti, siamo pronti ad applaudirla in aula. Ma per il momento in assenza delle risposte certe su questi temi le sue affermazioni ci sembrano soltanto fumo negli occhi (e nei polmoni)”.