“Come avevamo annunciato siamo pronti a presentare le nostre osservazioni contro lo scellerato aumento di 12mila tonnellate chiesto da Herambiente per l’impianto di via Cavazza. A questo punto ci aspettiamo che l’assessore Gazzolo le valuti attentamente e che non utilizzi la stessa superficialità con la quale ha risposto alla nostra interrogazione sul tema, come dimostrato dalla lettura andata in scena martedì in Assemblea Legislativa”. Giulia Gibertoni nei prossimi giorni depositerà una serie di osservazioni alla richiesta, che appare carente di solide motivazioni scritte, da parte di Herambiente di aumento della quantità di rifiuti da trattare nell’impianto chimico/fisico nell’area dell’inceneritore di via Cavazza a Modena, aumento pari a 12mila tonnellate all’anno.
“Come abbiamo già specificato in più di un’occasione si tratta di una richiesta totalmente inopportuna e che abbiamo esposto molto chiaramente nelle nostre osservazioni – spiega Giulia Gibertoni – In primo luogo perché il tutto si basa su una richiesta di aumento di portata di circa il 20% quando gli stessi dati forniti da Hera certificano che il percolato, ovvero la sostanza trattata nell’impianto, in realtà sia in caduta libera con una diminuzione del 15% solo negli ultimi due anni a causa dello scarso periodo di piovosità, purtroppo molto prolungato. E, tra l’altro, perché il tutto si basa su una sinergia con gli altri impianti esistenti o ‘di futura realizzazione’ quando invece il Piano regionale doveva andare nella direzione diametralmente opposta, ovvero la chiusura di tutte le discariche e spegnimento degli inceneritori che al momento restano solo delle promesse della Giunta volutamente irrealizzabili”.
“Presentiamo le osservazioni ma ovviamente non rinunciamo a portare avanti la battaglia in Consiglio e in commissione, dove la Giunta è convocata a riferire ed esprimere una sua posizione sul tema. Infatti l’ammissione che Hera fa nel proprio comunicato stampa del concetto di rifiuti che sarebbero un ‘pur legittimo business’ e la debolezza del PD nel proporre una visione alternativa a questa, in netto contrasto con le loro dichiarazioni fatte nel Piano regionale dei rifiuti e con la Legge sull’economia circolare, fa pensare che difficilmente questa Regione voglia aprire gli occhi” conclude Giulia Gibertoni.