“La richiesta di aumento di 12mila tonnellate all’anno per l’impianto di via Cavazza presentata da Hera è totalmente infondata e per questo andrebbe respinta senza pensarci due volte. Domani, dati alla mano, lo diremo chiaramente alla Giunta così come spiegheremo che un eventuale sì a una richiesta del genere sarebbe l’ennesima conferma della vera strategia di Bonaccini sui rifiuti, ovvero l’aumento delle discariche e la moltiplicazione delle quote di rifiuti speciali così come certificato da una delibera approvata appena lo scorso 3 luglio”.
È questo il commento di Giulia Gibertoni che domani presenterà, in apertura della seduta dell’Assemblea Legislativa, un question time sulla richiesta di Herambiente di aumento della quantità di rifiuti da trattare nell’impianto di trattamento chimico/fisico nell’area dell’inceneritore di via Cavazza a Modena, pari a 12mila tonnellate all’anno.
“Come spiegheremo domani in aula questa richiesta non sta tecnicamente in piedi e per questo dovrebbe essere respinta – spiega Giulia Gibertoni – Sarebbe paradossale, infatti, che si approvasse un aumento di portata di circa il 20% quando gli stessi dati forniti da Hera certificano che il percolato, ovvero la sostanza trattata nell’impianto, è in caduta libera con una diminuzione del 15% solo negli ultimi due anni. D’altronde non poteva essere altrimenti visto che tutti sanno che questa diminuzione è dovuta proprio al grave calo di piovosità che stiamo attraversando ormai da anni. Ecco perché l’unica spiegazione a questa richiesta potrebbe essere quella di uno sconsiderato aumento delle discariche e della quantità di rifiuti speciali da interrare. Particolare che la Giunta proprio nelle scorse settimane ha messo nero su bianco”.
Il riferimento è alla delibera 987 del 3 luglio scorso nella quale la Regione ha provveduto a modificare le previsioni sul trattamento dei rifiuti speciali di fatto raddoppiando la quota che era stata prevista nel Piano regionale dei rifiuti approvato nel 2016.
“Solo per i prossimi tre anni, ovvero per il 2018, 2019 e 2020, ci troveremo a trattare tra i 395mila e i 431mila tonnellate di rifiuti in più rispetto alle previsioni – conclude Giulia Gibertoni – Questa è la dimostrazione della totale incoerenza e delle balle di questa Giunta sul tema dell’economia circolare, della chiusura progressiva di inceneritori e discariche. E quello che si vuole fare a Modena non è che il primo tassello di un puzzle che vede i rifiuti non come risorsa ma come un semplice business lucroso”.