Finiscono nel mirino del M5S gli sconti sulla tariffa rifiuti di cui potranno usufruire i punti vendita della GDO che fanno riferimento a Legacoop e annunciati dalla Regione nelle scorse settimane a Rimini nel corso di Ecomondo. Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del M5S, hanno presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta come mai l’applicazione del progetto che ha come finalità la prevenzione della produzione e al recupero dei rifiuti non abbia riguardato anche altri soggetti della grande distribuzione organizzata, limitandosi a prevedere una corsia preferenziale solo ai supermercati Coop, che così potranno godere di importanti sconti sulle tariffe da pagare, oltre a poter esporre un logo che sarà riconoscibile dalla clientela molto sensibile a queste tematiche.
“Quello che è stato presentato nelle scorse settimane sotto l’iniziativa del ‘Carrello verde’ è frutto di un accordo che la Regione con Atersir e Legacoop ha siglato nel 2014 e che è diventato attivo con l’approvazione della nuova legge sui rifiuti – spiegano Andrea Bertani e Raffaella Sensoli – Ovviamente è una iniziativa che nel principio ci trova molto d’accordo perché è incentrata sul rispetto dell’ambiente, della lotta agli sprechi e al riciclo ma quello che vorremmo capire è se questa opportunità sia stata data anche ad altri soggetti oppure no. Non vorremmo che si sia utilizzato questo strumento per fare l’ennesimo favore al mondo cooperativo escludendo tutti gli altri soggetti che non orbitano nel solito cerchio magico”. Nella loro interrogazione i due consiglieri regionali del M5S chiedono anche alla Giunta se non sia il caso di estendere l’iniziativa anche a piccoli negozi (non solo quindi ai supermercati di grossa metratura) e di natura diversa da quella alimentare, come articoli sportivi, abbigliamento o hi-tech.
“Iniziative del genere possono rappresentare un ottimo strumento per sensibilizzare il mondo del commercio ai temi del rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico – concludono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli – ma solo se sono realmente aperti a tutti. Se riguardano pochi, anzi pochissimi, diventano semplicemente un modo per favorire i soliti amici. Per questo la Giunta faccia chiarezza”.