“Sul pasticcio dei fondi europei utilizzati per finanziare un prato di erba sintetica a Riccione, la Regione è in assoluto imbarazzo. La risposta che l’assessore Corsini, tra scaricabarili e incredibili sviste, non è altro che un goffo tentativo di giustificare l’ingiustificabile e dimostra come chi si trova a gestire risorse pubbliche o cerca di aggirare le regole oppure fa finta di non vederle”.
Torna a far discutere il caso del “Green Park 2015”, il mega parco urbano di 15mila metri quadri allestito a Riccione tra viale Ceccarini e viale Dante che il Comune ha deciso di finanziare utilizzando quasi 50mila euro fondi europei destinati alle politiche ambientali per il noleggio di un prato di erba sintetica. Caso sul quale si erano accesi i riflettori del M5S che, dopo la segnalazione del gruppo consigliare di Riccione, aveva presentato una interrogazione sia in Regione, con la consigliera Raffaella Sensoli, sia a Bruxelles attraverso il lavoro dell’eurodeputato Marco Affronte.
“Nella sua risposta la Regione cerca di lavarsene le mani spiegando che, anche se reputava l’iniziativa in linea con i principi del rispetto ambientale, la decisione finale sul l’erogazione del contributo spetta alla Provincia che proprio in questi giorni sta effettuando le ultime verifiche – spiega la consigliera Raffaella Sensoli – A dir poco fantozziano però che l’assessore Corsini per dimostrare che Green Park è un’iniziativa dall’inequivocabile pollice verde prenda ad esempio, riportandolo addirittura nella sua risposta scritta, un articolo di un quotidiano online che altro non è che un comunicato stampa di chi ha organizzato l’evento, rintracciabile facilmente anche su altri siti. Da quando la Regione effettua le verifiche sui progetti finanziati con soldi pubblici attraverso comunicati stampa e articoli dei quotidiani? Senza contare che nel testo viene anche citata la Maison Baleani come esempio di struttura eco-sostenibile ma che essendo una gioielleria privata non sarà l’unica presente a Riccione ad aver investito su questo tema”.
“Su questa storia abbiamo avuto un assaggio di come l’alleanza tra PD e Forza Italia sappiano gestire le risorse pubbliche ed europee – aggiunge l’eurodeputato Marco Affronte – Il sindaco Tosi chiede soldi europei destinati all’ambiente per noleggiare un prato sintetico, la Regione non fa nessun tipo di controllo, anzi scarica tutte le responsabilità sulla Provincia (ma non le avevano abolite?). In mezzo l’Europa che non effettua nessun tipo di controllo. Come abbiamo già richiesto tempo fa quei soldi devono essere restituiti. Non ci sono giustificazioni che tengano”.