Oltre 1,2 miliardi di euro di euro: è questa l’impressionante cifra spesa nella provincia di Modena nel gioco d’azzardo tra slot machine, Gratta&Vinci, Superenalotto, giochi virtuali, Lotto e Bingo. I dati arrivano dall’agenzia dei Monopoli e fotografano nel dettaglio la mole di gioco nelle singole province dell’Emilia-Romagna, facendo registrare in quella di Modena giocate pari a 1.241.782.140,39 di euro soltanto nel 2016.
“Se si divide questa cifra per il numero di famiglie residenti si scopre che la spesa annuale per il gioco d’azzardo supera i 4mila euro, ovvero quasi 344 euro ogni mese – spiega Giulia Gibertoni – Soldi che, oltre che andare letteralmente in fumo, rappresentano un danno economico e sociale all’economia reale della nostra provincia, al piccolo commercio, ai servizi, ai ristoranti, ai negozi, visto che questo denaro potrebbe essere speso in acquisti di vestiti, viaggi, libri, cinema, cibo, elettrodomestici, giocattoli. Se poi a queste perdite aggiungiamo la spesa sanitaria per curare la ludopatia i costi sociali diventano preoccupanti”.
Entrando nel dettaglio delle tipologie di giocate si scopre che in provincia di Modena a farla da padrone nell’universo dell’azzardo sono le slot machine e le ancor più pericolose videolottery che rappresentano il 58% delle giocate totali, con più di 723 milioni di euro spesi nel 2016. Rilevante anche il gioco online che ha superato i 153 milioni di euro (12,3% del totale). Sulla stessa linea i Gratta&Vinci (127,5 milioni), seguito dal Lotto (85,4 milioni) mentre più staccate restano lescommesse sportive (65,2 milioni), il Bingo (45,5 milioni) e il Superenalotto (15,2 milioni).
“Si tratta di numeri impressionati e che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’azzardo è una vera e propria piaga sociale che anno dopo anno erode l’economia dei nostri territori, delle nostre famiglie – aggiunge Giulia Gibertoni – Senza contare che parte di questo enorme flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e giochi online, formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa situazione. Per questo ogni Comune della provincia di Modena dovrebbe approvare e rendere subito operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto. Allo stesso tempo vista l’entità del fenomeno è necessario un impegno in prevenzione trasversale a tutte le fasce di età. Chiediamo anche che in Parlamento si approvi al più presto la legge bipartisan per vietare la pubblicità, presentata dal Movimento 5 Stelle-Gruppo interparlamentare contro l’azzardo, ferma ormai da 2 anni nonostante il Senato ad ottobre 2015 avesse firmato l’urgenza”.