“Mentre la Regione porta avanti la sua inconsistente lotta al gioco d’azzardo, i Comuni sono costretti ad alzare bandiera bianca e ad arrendersi alla dittatura delle slot machine come purtroppo testimonia oggi il caso di Minerbio. Questo è la diretta conseguenza dell’immobilismo della Giunta e del PD che invece che sostenere quelle amministrazioni che volevano limitare l’azzardopatia ha preferito pratiche attendiste, abbandonandole di fatto al loro destino”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in merito alla notizia della revoca da parte del Comune di Minerbio dell’ordinanza che limitava l’orario di utilizzo di slot machine e videolottery a causa della mancata attuazione dello stesso provvedimento negli altri Comuni del distretto Pianura Est. “Senza un coordinamento efficace e un’azione comune la lotta al gioco d’azzardo rischia di essere un clamoroso buco nell’acqua – spiega Andrea Bertani – La Regione ha il dovere di aiutare e supportare tutti quei Comuni che hanno intenzione di provare a limitare il gioco d’azzardo ma purtroppo preferisce restare alla finestra a guardare. Per questo avevamo previsto nel nostro progetto di legge che la Regione assumesse questo ruolo. Purtroppo sono passati più di 8 mesi e il caso di Minerbio la dice lunga su quanto Bonaccini stia facendo per aiutare le amministrazioni comunali su questo versante”. Il consigliere Bertani, inoltre, chiede al sindaco di Minerbio di ripensarci e di non revocare l’ordinanza. “Farlo sarebbe una sconfitta molto dolorosa – conclude – La strada giusta da percorrere non è quella di azzerare il provvedimento ma di lottare il più possibile affinché anche gli altri Comuni limitrofi lo adottino. Minganti, prima di arrendersi, chieda a Bonaccini di intervenire. Proprio oggi siamo riusciti a far approvare un ordine del giorno in Assemblea che introduce il divieto nella disciplina dei beni regionali di utilizzarli per attività legate al gioco d’azzardo”.